
(Foto di Ploiesteanu)
LA POLEMICA Più di un dirigente è convinto che una parte di famiglie e studenti scelga dove e forse anche cosa studiare in base alla disponibilità e all’efficienza di pullman e treni
Lodi
Se i trasporti fossero migliori gli iscritti nella nostra scuola sarebbero di più. Nonostante questo però abbiamo avuto solo un lieve calo fisiologico nella nostra scuola di Sant’Angelo». La preside del Pandini e del Piazza Daniela Verdi interviene commentando i risultati delle iscrizioni a scuola che si sono chiuse ieri sera, dopo aver già lanciato un allarme nei giorni scorsi. « Abbiamo avuto circa 110 iscritti al Pandini - dice - e 90 al Piazza con un calo di circa il 10 per cento». In linea con l’anno scorso più o meno le iscrizioni all’Istituto d’istruzione superiore di Codogno guidato dalla preside Antonia Rizzi. «Abbiamo avuto circa 60 iscritti all’Ambrosoli - dice -, rispetto ai 70 circa dell’anno prima e 50 al Merli contro i 63. Al Calamandrei invece siamo passati da 118 del 2024 a circa 75. I numeri però potrebbero cambiare sensibilmente tra un mese o durante l’estate. I numeri 70, 63 e 118 infatti non sono tutti di questo periodo. I trasporti non hanno influenzato le scelte delle famiglie. È un tema che ci sta con la strumentalizzazione più che con la realtà delle cose». Al Tosi di Codogno le iscrizioni sono leggermente in calo, ma la preside vuole analizzare bene i dati. Al Tosi gli studenti che arrivano con il treno, spesso in ritardo faticano da tempo poi a prendere la navetta che li porta a scuola come è successo ieri quando il treno aveva 30 minuti di ritardo. Il Novello di Codogno ha registrato, invece, circa 150 iscritti, 20 in più dello scorso anno.
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