Le mense scolastiche promosse dagli alunni
Nei 116 istituti
successo per i primi e per i secondi piatti,
il gradimento cala
su contorni e verdure
Gli studenti del Lodigiano gradiscono primi e secondi piatti della mensa scolastica, un po’ meno i buffet di verdure e legumi, e così così i contorni. È il risultato dell’indagine conoscitiva condotta nell’anno scolastico 2014-15 dalle dietiste dell’Asl di Lodi in 116 scuole del territorio (il 67 per cento delle scuole con servizio di refezione).
In particolare sono state monitorate le mense di 59 scuole dell’infanzia, 53 scuole primarie e 4 scuole secondarie, con l’analisi di 117 preparazioni complessive di primi piatti, 112 di secondi piatti e di contorni, 5 preparazioni di buffet con 13 tipologie di preparazioni a base di verdure. L’analisi è stata condotta sulla base di indici di gradibilità che hanno portato a un apprezzamento elevato per il 92,5 per cento per i primi piatti, del 90 per cento dei secondi piatti, del 49 per cento dei contorni, del 61,5 per cento di buffet di verdure e legumi. Fuori dal risultato principale, la valutazione su frutta e yogurt o dessert (servito in tempi e modalità differenti da scuola a scuola) è stata positiva per il 77,5 per cento. Il pane in oltre il 57 per cento delle rilevazioni è stato proposto a ridotto contenuto di sale. Tutti gli indici segnalano un leggero calo del gradimento rispetto alle rilevazioni degli ultimi due anni. Le dietiste Asl concludono la ricerca con una serie di consigli, partendo dall’analisi del maggior gradimento dei piatti da parte degli studenti che partecipano a sperimentazioni di self service nella mensa, progetti tesi a sviluppare maggiore autonomia e attenzione nei confronti del cibo responsabilizzando gli alunni.
Le azioni migliorative indicate ai responsabili delle mense scolastiche riferiti al cibo variano dalla scelta dell’aroma giusto, utile per creare piatti a minore impatto calorico, per variare sapore e rendere più appetibili le pietanze, alla somministrazione delle verdure a buffet e in modalità self service, alla modalità di presentazione con attenzione all’aspetto visivo. I consigli però vanno anche oltre il cibo.
L’ambiente accogliente, a tema, senza distrazioni, e con una corretta organizzazione del servizio in tempi e modi favorisce l’accettazione del pasto. Infine, prima di citare le azioni ludiche ed educative di rinforzo come i progetti Asl, si ricorda il valore dell’esempio, con un invito espresso ai docenti affinché siano un esempio di attenzione e corretto rapporto al cibo.
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