Le tante sfide da risolvere
per rifare piazzale Matteotti a Lodi
Il parcheggio, costruito rubando spazio al parco dell’Isola Carolina, è un ecomostro che non ha mai trovato il suo spazio nel tessuto della città
Gli automobilisti sono informati non appena varcato l’accesso, da un cartello posizionato a vista, dove si legge, da tempo, ascensore guasto. E l’informazione è replicata anche una volta raggiunto l’impianto, con un altro foglio posizionato per coprire il tasto fuori uso. Il prolungato ko tecnico dell’ascensore - che rende poco agevole l’utilizzo del parcheggio interrato a ridosso del centro storico per chi ha difficoltà motorie e per gli anziani ed è diventata a più riprese materia di rilievo politico - è solo uno dei problemi ed è correlato, come in un sistema a incastri, a tutti gli altri. Tra le complesse sfide sui tavoli dell’amministrazione Furegato, caratterizzata da tempi che si fanno via vai più serrati, c’è la riqualificazione di piazzale Matteotti e, collegata a questa, la risoluzione della delicata situazione legata alle infiltrazioni che hanno conseguenze sul sottostante parcheggio interrato, di cui un piano è destinato alle strisce blu, mentre il resto è di competenza di privati con il riferimento di un condominio. La strada è già stata tracciata dall’amministrazione Furegato, che ha deciso di lanciare un concorso di idee per immaginare un nuovo volto per il piazzale, con budget fino ai 4 milioni di euro per un progetto da realizzare per lotti, dando priorità proprio al problema delle infiltrazioni. Erano state 28 in tutto le proposte candidate alla selezione, ne erano state individuate tre vincitrici e con la variazione di bilancio del giugno scorso si è poi dato mandato per stanziare le risorse - 130mila euro - per affidare un vero e proprio incarico di progettazione, individuando la proposta che si era classificata al terzo posto firmato da Piero Lissoni come quella da seguire per il ridisegno dello slargo di pregio. Sul piazzale pesa anche però anche il rischio contenzioso da parte dei condomini, per il problema delle infiltrazioni, dato che c’è già stato, sulla partita dei danni, un accertamento tecnico preventivo, una fotografia dei luoghi dal punto di vista tecnico che individua opere da svolgere e costi. Tutti i passaggi in corso sono stati spiegati all’assemblea condominiale dall’assessore agli affari legali Manuela Minojetti, che ha anche spiegato però che i lavori non potranno iniziare prima del prossimo anno. In questo quadro rientrano anche le valutazioni sull’ascensore, con i malfunzionamenti che sono collegati alle infiltrazioni, per cui però si stanno cercando anche soluzioni per un ripristino della funzionalità a prescindere dai cantieri di riqualificazione del piazzale.
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