Lo studio: a Lodi con il Covid registrato il 187% di infarti in più

Areu e San Matteo di Pavia hanno studiato 10mila casi di arresti cardiaci a casa o in strada: «Negli ultimi mesi però va meglio»

Il Coronavirus ha fatto aumentare anche i casi di arresto cardiaco extra-ospedaliero, soprattutto nelle prime zone rosse in Lombardia. In media, l’arresto cardiaco ha colpito il 58% in più rispetto allo scorso anno, fino ad arrivare a numeri impressionanti nelle province lombarde di Lodi (+187%) e Cremona (+143%) rispetto al 2019. Questi i dati di febbraio e aprile che erano stati pubblicati sul The New England Journal of Medicine grazie a un approfondimento condotto dalla Cardiologia del Policlinico San Matteo di Pavia in collaborazione con l’Areu, che gestiscono il Registro degli arresti extraospedalieri. Il Registro Lombardia CARe è arrivato ora a 10mila casi, e a partire dal 2015 è completo per l’area Areu della Pianura, che comprende Lodi. Recentemente su The Resuscitation Journal è uscita una ricerca più aggiornata che comprende anche i dati dell’inizio della seconda ondata Covid autunno-inverno.

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