Lockdown nel Lodigiano: sospesi quattro esercizi, sanzionate venti persone
Il bilancio dei controlli della scorsa settimana: le chiusure a Lodi, San Rocco e Secugnago
Il Viminale invita le prefetture alla massima attenzione sugli assembramenti, ma a Lodi i controlli proseguono serrati già da diverse settimane, e di fatto non si sono mai interrotti dalla primavera scorsa. Da lunedì sono scattati quattro provvedimenti di sospensione di altrettante attività che hanno violato le norme dell’ultimo Dpcm, mentre i controlli su strada a oltre 600 persone hanno prodotto 20 sanzioni, soprattutto per il mancato obbligo di indossare la mascherina e per il mancato distanziamento sociale.
Venerdì e sabato scorsi, primi due giorni di zona rossa in Lombardia, erano state controllate 496 persone, 4 le sanzioni comminate, e 66 attività produttive di tipo commerciale, bar, ristoranti, negozi. Domenica 8 i controlli hanno interessato 131 persone con 4 sanzioni, e 16 negozi, lunedì 9 a fronte di 176 cittadini controllati le sanzioni sono state 3, con 42 locali commerciali visitati, martedì 10 le persone controllate sono state 209 con 8 sanzioni, e 17 attività verificate, mercoledì 11 i controlli hanno riguardato 113 persone con 5 sanzioni, e 21 attività commerciali. Dopo i primi due giorni di maggiore comprensione, da domenica il rigore si è accentuato. Da lunedì, le persone sanzionate sono state poco più del 3 per cento di quelle controllate, e le multe sono scattate soprattutto perché non indossavano le mascherine o perché creavano piccoli assembramenti.
Da lunedì a oggi sono anche scattati quattro provvedimenti di sospensione di altrettante attività per violazione delle norme contenute nell’ultimo Dpcm. Gli atti sono stati assunti in seguito a controlli effettuati nei giorni precedenti, in alcuni casi come sanzione accessoria rispetto a quella pecuniaria già comminata. A San Rocco è stata chiusa la sala poker American Room al parco commerciale San Sisto, a Lodi sono stati sospesi il Night bar Castello di piazza Castello, la Gelateria Guaco di piazza Vittoria (appena aperta), la pizzeria d’asporto Charlie Brown a Secugnago. Le attività sono state chiuse per l’inosservanza delle disposizioni contenute nel Dpcm, che vanno dal rispetto dell’obbligo di asporto o consegna a domicilio all’esposizione dei cartelli obbligatori sul numero massimo consentito di persone presenti all’interno dei locali. I provvedimenti sono già stati notificati o in fase di notifica.
Contemporaneamente a questi controlli, prosegue anche l’attività di controllo nelle imprese e nelle aziende per il rispetto dei protocolli e per l’obbligo di distanziamento e utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, mai fermati dalla primavera scorsa.n
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