A 14 anni finisce in coma etilico durante una festa con gli amici. Troppo alcol (birra e vodka soprattutto) per il suo fisico ancora “acerbo” di ragazzino.
È successo venerdì notte a Pavia. Il 14enne, che abita nel Lodigiano, è stato portato in ospedale con un’ambulanza e solo il giorno dopo è potuto tornare a casa con i genitori. Al momento del ricovero aveva un tasso di alcol in corpo altissimo, quasi otto grammi per litro di sangue (il limite di legge per mettersi alla guida, per fare un paragone, è di 0,5 grammi). Non è stato reso noto comunque nessun elemento che possa rendere il piccolo riconoscibile, visto che si tratta di un minorenne.
L’allarme lo hanno lanciato gli amici, intorno all’una e mezza di notte, quando si sono resi conto che forse il 14enne aveva abusato con l’alcol. Si era bevuto infatti, sembra, otto birre una dietro l’altra e una bottiglia di vodka.
Si è conclusa così per lui, nel modo peggiore, una serata che doveva essere dedicata solo al divertimento: si trovava infatti con gli amici a casa di uno di questi per partecipare a una festa.
Un’ambulanza lo ha portato al pronto soccorso dell’ospedale San Matteo, dove è stato ricoverato. Dagli esami a cui è stato sottoposto è emerso un valore di alcol nel suo corpo decisamente troppo alto, soprattutto per un ragazzo così giovane. A quel punto dall’ospedale è partita la chiamata alla famiglia, per riferire quello che era successo. E così il giorno successivo, in tarda mattinata, i genitori sono arrivati a Pavia per riportare il ragazzo a casa, nonostante avesse ancora un valore di alcol nel sangue elevato, circa tre grammi per litro.
Da quello che è emerso finora il 14enne prima di sentirsi male avrebbe bevuto otto bicchieri di birra uno dietro l’altro, poi una bottiglia di vodka. Forse quella era una “sfida” con gli amici, una prova, o forse solo un folle gioco che avrebbe anche potuto finire male. Non c’è stato comunque nessun intervento delle forze dell’ordine.
Quella di un giovanissimo in coma etilico non è un’immagine nuova per i medici di pronto soccorso, anche a Lodi. Sempre più spesso, infatti, ragazzi che abusano con l’alcol, soprattutto nel fine settimana, finiscono in ospedale semi incoscenti dopo una notte di sballo con gli amici. Solo poche settimane fa la presidente dei gruppi Acat (alcolisti in trattamento) del Lodigiano e del Sudmilano, Loredana Castoldi, aveva lanciato l’allarme: «Il fenomeno è drammatico, sempre più diffuso. Serve più dialogo e confronto fra genitori e figli».
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