Lodi, accuse di frodi al fisco per 70 milioni: venti a processo per il “caso logistiche”

Cooperative chiuse prima di pagare le tasse e poi riaperte: in aula il “sistema”

Cinquantuno milioni di euro di imposte non pagate e altri 19 di contributi non versati e non esigibili perché le cooperative debitrici verso l’Inps sono fallite: sono i numeri dell’accusa del maxi processo a carico di venti persone, tra le quali un sessantenne di Paullo, accusate di aver organizzato tra il 2009 e il 2017 un sistema per lucrare illecitamente sul sistema dei poli logistici, fornendo manodopera a prezzi più che concorrenziali attraverso la sistematica evasione fiscale e contributiva. Le indagini erano state avviate dalla guardia di finanza di Milano ed erano poi approdate a Lodi per competenza territoriale, perché la prima frode contestata si sarebbe attuata con una cooperativa con sede tra il Lodigiano e il Sudmilano. Le cooperative venivano aperte, poi, nel giro di due anni, fallivano, e i soci lavoratori passavano sotto nuove cooperative, destinate secondo l’accusa in modo premeditato a fare la stessa fine, cioè a fare bncarotta prima di versare il dovuto allo Stato, facendo nel frattempo sparire gli utili.

Leggi l’approfondimento sul Cittadino di Lodi in edicola oggi 23 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA