LODI Acquisto del Belgiardino, il Comune fa sul serio
L’amministrazione Furegato conferma la volontà di puntare all’acquisto del parco dalla Fondazione Ca’ Granda: la maggior parte dei terreni ricade in territorio di Montanaso
Il Comune fa sul serio per l’acquisizione dalla Fondazione Ca’ Granda di Milano delle aree del Belgiardino. È stata avviata la procedura per individuare un professionista in grado di produrre una stima del valore delle aree da sottoporre a giudizio di congruità a cura degli enti preposti. L’eventuale prezzo d’acquisto deve essere infatti validato dall’Agenzia delle entrate, che ne definisce la congruità o meno.
Le aree erano proprietà dell’ospedale Maggiore di Milano, e il Comune di Lodi ne acquisì l’uso proprio in virtù di un contratto d’affitto stipulato nel 1980. Successivamente fu stipulata una convenzione tra i due enti e il Consorzio Parco Adda Sud che modificava gli originari termini di utilizzo, con l’affidamento di alcune aree in prevalenza boschive al Parco, che ne cura tutt’oggi la manutenzione. In vista della scadenza del contratto d’affitto prevista per il 10 novembre 2021, l’amministrazione comunale guidata allora da Sara Casanova aveva espresso la volontà di mantenere la conduzione delle aree, corrispondendo il canone a titolo di extra-contratto in attesa di capire se ci fossero le condizioni per l’acquisto. E tutt’oggi si prosegue in questo modo, con il Comune che continua a pagare il vecchio canone, mentre è stata ribadita la volontà di proseguire nell’acquisizione delle aree. A inizio ottobre è stato redatto uno studio preliminare di valutazione degli immobili al fine di una perizia estimativa ufficiale.
La maggior parte dei terreni del Belgiardino di proprietà Ca’ Granda ricade in territorio comunale di Montanaso, e in gran parte si tratta di aree boschive. L’amministrazione comunale vuole ora conoscere la stima del valore dettagliata delle aree, in modo da poter trasmettere all’Agenzia delle entrate la perizia e riceverne il parere. Se l’Agenzia darà il via libera, a quel punto il Comune potrà formalizzare l’offerta alla Fondazione Ca’ Granda, per l’intera area o per una porzione di essa, quella con le attività sportive e ricreative. L’amministrazione comunale diventerebbe in questo caso proprietaria di aree in territorio comunale di Montanaso.
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