Lodi, ancora proteste per la Tari: «Aumento da 162 a 302 euro: non abbiamo intenzione di pagare»
Rincaro indigesto per una famiglia alle Fanfani: «Stessa casa e numero di componenti: qualcuno deve dare spiegazioni»
«L’appartamento è lo stesso, da 62 metri quadrati. I componenti del nucleo familiare pure: eravamo e siamo tre. Come si può passare dai 162 euro dello scorso ai 302 di quest’anno? Non ho nessuna intenzione di pagare però questa volta. Qualcuno mi deve dare delle spiegazioni». Non si placa il dibattito in città sulla tassa rifiuti, che i lodigiani hanno ricevuto nelle cassette delle poste nei giorni scorsi, per il saldo di fine febbraio. Dopo il botta e risposta politico degli ultimi giorni, che ha coinvolto il gruppo consiliare del Partito democratico e l’amministrazione comunale, questa volta la protesta arriva dai cittadini. «Premetto che il presupposto è che questa amministrazione aveva detto che non ci sarebbero stati aumenti, come può essere accettabile ricevere questo bollettino? Ritengo che la cifra sia esagerata a fronte di un servizio che è carente sotto ogni punto di vista - testimonia Cristina Merlo, residente alle Fanfani - : solo per citare una delle questioni aperte, penso alle modalità con cui viene gestita la raccolta del vetro. Le campane del quartiere sono sempre piene e quindi spesso e volentieri assistiamo al deposito di sacchetti ai piedi delle campane Senza contare che quando vengono invece svuotate, vengono lasciati a terra i residui che possono anche ferire qualcuno in caso di inciampo. A fronte di un servizio del genere, ci viene chiesto di pagare di più. Questa volta però non salderò. Mi rivolgerò all’ufficio tributi già lunedì».
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