LODI Anziani senza punto di ritrovo,
la sede è chiusa da quasi 4 anni
Lo spazio ha accolto i disabili sfrattati dall’edificio distrutto dalla grandine
Appello dagli anziani di Lodi da febbraio 2020 senza un luogo per stare insieme.
«Vogliamo riprendere le nostre attività», commenta a nome di tutti Emilio Villa. «Io abito a Tavazzano - spiega -, ma venivo qua da vent’anni. Era bello, si ballava, si giocava a carte e a tombola, il martedì, il giovedì e la domenica. Purtroppo non sappiamo più dove andare». Ed è così dal 2020.
Il centro di via Carducci, infatti, ha chiuso i battenti per l’epidemia e non ha mai più riaperto. Quando si è insediata la giunta Furegato, l’amministrazione ha provveduto a mettere mano da subito alla nuova convenzione, a organizzare i volontari, la protezione civile, gli operatori. Era tutto pronto per la ripartenza, a luglio è arrivata la grandinata che ha distrutto il centro che accoglie 30 disabili ed è gestito dal Mosaico a Villa Igea. «Dovevamo trovare una collocazione subito per gli utenti del Mosaico - commenta l’assessore Simonetta Pozzoli -non potevano aspettare. Così abbiamo trovato questa soluzione urgente. Abbiamo effettuato oltre 10 sopralluoghi per trovare una sede idonea, sia per gli anziani che per le persone con disabilità. Una soluzione, spero, potrebbe essere pronta nel giro di 15 giorni». Gli anziani devono pazientare ancora un po’. «Siamo in più di 60 ad essere coinvolti - commenta Villa -, il giovedì sera si ballava e c’era la tombola, il martedì si giocava a carte e la domenica si ballava. Tra l’altro, si facevano anche le passeggiate in montagna e le gite al mare con l’Auser, ma non le abbiamo più fatte. Ci mancano. Sono andato a San Martino. Lì il centro anziani funziona bene, io però ho gli amici qui a Lodi. È da vent’anni che ci conosciamo. Si faceva anche ginnastica, anche se a pagamento, nella stessa sede. Erano tante le occasioni per stare insieme».
I lavori di ristrutturazione del centro diurno di Villa Igea sono legati alla richiesta di risarcimento per i danni della grandinata.
Il Comune è in attesa di una risposta. La struttura s trovava già in condizioni degradate, la grandinata ha peggiorato drammaticamente le condizioni dell’immobile, colpendo non solo il tetto, ma anche le pareti, le vetrate e gli stucchi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA