LODI Appello alle donne con la fibromialgia

Le pazienti sono invitate a rivolgersi al Parco tecnologico padano per uno studio che parte dall’indagine sulla saliva, insieme a quelle sane. Finalmente si scopre che la malattia ha un’origine oggettiva

Appello alle donne con la fibromialgia e a quelle sane perché si mettano a disposizione di uno studio scientifico, al Parco tecnologico padano (tel. 329/8540743).

L’obiettivo è esaminare a fondo la patologia, facendo un confronto tra le pazienti sane e ammalate, partendo dall’analisi della saliva, per mettere a punto sempre nuove terapie.

A fare il punto della ricerca scientifica, ieri, sono stati il medico e direttore sanitario del Ptp, già primario del centro trasfusionale dell’ospedale di Lodi Francesco D’Agostino, la biologa Sara Botti, specialista in genetica applicata e Pia Zirpolo, paziente fibromialgica.

Pazienti con la fibromialgia invitate a chiamare il Parco tecnologico padano per aderire allo studio: 329/8540743

Lo studio lodigiano è stato finanziato grazie ai 15mila euro messi a disposizione proprio dall’associazione Aira. «Ringrazio - commenta Zirpolo - l’associazione, il presidente Stefano Spelta e tutto il direttivo per questa opportunità data ai fibromialgici». Lo studio, spiegano i dottor D’Agostino e Botti - parte dalla pubblicazione di un articolo sul “Journal clinic investigation”: i ricercatori hanno trasferito le immunoglobuline (IgG) sieriche dai pazienti con fibromialgia ai roditori e identificato le caratteristiche tipiche della fibromialgia clinica nei roditori (come sensibilità alla pressione e al freddo, forza di presa e movimenti ridotti).

Il trasferimento di siero IgG da roditori sani ai roditori non ha causato alcuna sintomatologia. Questo ha dimostrato che tra gli anticorpi IgG una parte di questi è responsabile della fibromialgia e pongono le basi per una migliore conoscenza del dolore finalizzata a possibili cure in questo settore.

Ora i ricercatori lodigiani stanno studiando le citochine che causano l’aumento dell’infiammazione nelle pazienti sane e ammalate, per metterle a confronto e individuare terapie sempre più mirate. I medici che fino ad oggi non hanno creduto nella fibromialgia, ritenendo fosse una forma depressiva, dovranno ricredersi e possono prescrivere terapie ad hoc».

Per aderire al progetto le donne con la fibromialgia e quelle sane sono invitate a chiamare il numero 329/8540743 dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17..n

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