Lodi, appello per trovare un “pirata”

«Aiutatemi a trovare il “pirata” che ha investito mio padre». È l’appello disperato lanciato dalla figlia del centauro di 78 anni che mercoledì sera, in tangenziale, è stato travolto e scaraventato a terra dopo lo scontro con un’auto. «Il conducente non si è dato la minima pena di fermarsi. Anzi, visto l’accaduto ha pensato bene di fuggire a velocità sostenuta. E purtroppo non ci sono testimoni». All’arrivo della polizia locale e dell’ambulanza, infatti, l’uomo era a terra ma dell’auto, sembra un modello di colore grigio, non c’era più traccia.

Il 78enne, residente nel Milanese, è stato portato al pronto soccorso di Lodi per accertamenti, ma le sue condizioni non destavano preoccupazioni: nello schianto aveva riportato lievi ferie e lamentava un dolore al ginocchio.«Mio papà è salvo per miracolo - aggiunge la figlia, P.C. le iniziali -, e quando dico “miracolo” intendo dire che mia mamma, mancata due mesi fa, da lassù l’ha aiutato a evitare il peggio».

Eppure la rabbia per quanto accaduto è tanta e così la figlia è decisa a fare tutto il possibile per riuscire a risalire all’automobilista che si è dileguato nel traffico senza lasciare tracce. L’incidente, lo ricordiamo, era avvenuto poco prima delle 17 all’altezza della cascina Carazzina, fra la rotonda dell’ex Otto Blues e lo svincolo per Lodi Vecchio, in direzione Milano.

«Non ci sono testimoni, eppure vorrei chiedere tramite il giornale se qualche lodigiano ha assistito in via indiretta al triste episodio di mercoledì pomeriggio in modo da poter fornire alla polizia locale e ai carabinieri informazioni per le indagini - aggiunge la figlia -. Ci basterebbe solo sapere il modello dell’auto, meglio ancora un pezzo della targa. Noi siamo nel buio più completo e così pure gli inquirenti. Anche io sono un’automobilista, posso ammettere l’errore umano, ma di fronte a un fatto così grave non sarei mai fuggita e mi sarei prodigata al massimo per cercare di ovviare per quanto possibile al danno inferto per mia negligenza. L’omissione di soccorso è un reato grave e va perseguito».

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