Lodi: arresti domiciliari dopo il pugno in faccia a un medico
Il 62enne arrestato sabato dalla polizia al pronto soccorso chiede scusa: «Ero molto ubriaco»
Dopo aver passato il fine settimana in camera di sicurezza in questura, ieri pomeriggio è comparso in tribunale a Lodi per la convalida il 62enne lodigiano arrestato sabato dai poliziotti delle volanti con l’accusa di aver sferrato un pugno in faccia a un medico del pronto soccorso, che ha avuto una prognosi di 4 giorni ma ha poi proseguito comunque i suoi turni.Il 62enne, pensionato dopo una vita in fonderia, con un precedente di 6 anni fa per resistenza a pubblico ufficiale, sabato di buon’ora si era sentito male in casa, dove vive da solo. Arrivato al pronto soccorso, gli era stato diagnosticato un coma etilico, per abuso di alcolici. Quando si è ripreso, secondo l’accusa, ha cominciato a urlare contro un dottore: voleva strapparsi le flebo e andare a fumare una sigaretta. All’improvviso, avrebbe preso pacchetto e accendino e avrebbe fatto per accendersela, nel reparto, al che il medico lo ha bloccato, dato che ci sono erogatori per l’ossigeno, e si sarebbe potuto sviluppare un incendio. È a quel punto che il paziente ubriaco avrebbe sferrato un pugno allo zigomo al dottore. Intanto si era già avvicinato un poliziotto, che ha bloccato il 62enne e chiesto il supporto dei colleghi. In aula l’uomo ha spiegato di non ricordarsi molto di quanto accaduto sabato, perché aveva bevuto e ha problemi con l’alcol da tempo, e ha chiesto scusa. Il difensore Augusto Cornalba medita di offrire un risarcimento al medico. Prossima udienza a inizio luglio, disposti gli arresti domiciliari.
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