Lodi, arriva l’ambulatorio “anticode”

Il pronto soccorso curerà solo i casi urgenti

Il nuovo pronto soccorso parte con l’ambulatorio taglia code. Quello destinato ai codici verdi e bianchi. Il taglio del nastro sarà il 15 giugno. Costerà ai lodigiani il pagamento del ticket da 25 euro, ma i pazienti meno gravi libereranno gli spazi destinati agli interventi di emergenza. I codici bianchi, per esempio, nei primi 5 mesi dell’anno, sono stati 1875 e quelli verdi mille 762, rispettivamente il 9 e il 65 per cento del totale (21mila 37 pazienti). Si salveranno dal pagamento i minori di 14 anni e quelli con più di 65 e un reddito basso. La Regione ha approvato il progetto presentato dall’Azienda ospedaliera di Lodi. La direttrice sanitaria di presidio Angela Bocconi e il primario del Pronto soccorso Pierdante Piccioni stanno affinando i dettagli. Il personale verrà scelto tra i liberi professionisti che aderiranno al bando dell’Azienda ospedaliera.

Per i primi giorni, in attesa che arrivino i nuovi dottori, il servizio sarà offerto, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 17, mentre in fase definitiva dovrebbe essere prolungato fino alle 20. «Il progetto - spiega Piccioni - riguarda l’attivazione del percorso preferenziale dedicato alla gestione delle patologie meno gravi, codici verdi e bianchi. Per la prima volta la regione ha dettato i criteri per le dimissioni dei pazienti in codice bianco. Nella fascia oraria che abbiamo individuato, quella più gettonata, i pazienti meno gravi seguiranno un percorso diverso da quello di adesso. La Regione ha deciso che tutti gli accessi classificati all’inizio come verdi e bianchi alla dimissione risulteranno bianchi, cioè pagheranno il ticket da 25 euro. Non lo pagheranno solo in alcuni casi: ricovero, permanenza in osservazione per più di 6 ore dal momento della visita, distorsioni, fratture o lussazioni che necessitano di gesso, ustioni di primo grado superiori al 18 per cento del corpo (il 18 per cento equivale più o meno a un braccio), o di secondo e terzo, le ferite che hanno bisogno di sutura o colla, le intossicazioni gravi, asportazioni di corpi estranei ingeriti o inalati, le donne gravide e i pazienti inviati al Pronto soccorso dal medico di famiglia con la richiesta di ricovero». A pagare sicuramente il ticket, invece, sono coloro che abbandonano il Pronto soccorso prima della chiusura del verbale. E poi tutti i codici minori, dalle punture di insetti, ai mal di denti e di orecchi, alle febbri non superiori ai 38 gradi, ma anche le abrasioni, il mal di schiena e le patologie esantematiche.

«Dopo essere passati dal triage - aggiunge il primario - i pazienti verranno inviati al nuovo ambulatorio. Sarà proprio questo servizio il primo del nuovo pronto soccorso, a partire dal 15 giugno. Le altre attività saranno avviate successivamente».

Piccioni e Bocconi si riservano di fare una valutazione tra qualche mese. «Di sicuro - dice il primario - mi aspetto un aumento del pagamento dei ticket. I codici bianchi e verdi, nel nostro reparto, all’ingresso sono l’85 per cento. La percentuale dei bianchi in uscita sarà inferiore, ma non di molto. I tempi di attesa però si ridurranno e il reparto verrà razionalizzato. Nelle altre regioni, come Veneto, Emilia e Piemonte hanno adottato gli stessi criteri. La Lombardia era ancora una regione a manica larga».

Cristina Vercellone

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