Lodi, assalto alla Bpl

Rapina “lampo” alla Banca popolare di Lodi in viale Piacenza. Intorno a mezzogiorno due persone sono entrate nella filiale e, senza mostrare armi, hanno preso dalle casse circa 13mila euro. Volevano che il direttore aprisse la cassaforte, per far e il “colpo grosso”, ma poi hanno desistito perché avrebbero dovuto aspettare troppo tempo. Dopo tre minuti erano già fuori.

Nella filiale c’erano quattro dipendenti e un solo cliente, mentre una signora anziana che aveva cercato di allontanarsi è stata bloccata davanti all’ingresso da un terzo complice che impugnava un coltello. «Avevo appena finito di fare un versamento quando ho visto entrare il primo rapinatore - spiega Gianluca Sesini del distributore Ip di viale Piacenza -. Era magrolino, non tanto alto, di circa sessant’anni. Dietro di lui ce n’era un altro, più giovane e con gli occhi azzurri». Il volto era coperto da una sciarpa, ma comunque ben riconoscibile da tutti i testimoni. Parlavano con accento meridionale, forse siciliano.

Il primo entrato si è diretto subito nell’ufficio del direttore e si è fatto portare davanti alla cassaforte. “Apri questa cassaforte” avrebbe detto, minacciando di avere una pistola. Il direttore, però, ha risposto che non era possibile, perché era temporizzata e bisognava aspettare almeno mezz’ora. Così si è diretto verso gli sportelli e ha svuotato i cassetti, mettendo tutti i soldi in un cassetto. A conti fatti, sembra che abbiano portato via circa 13mila euro. L’altro rapinatore, invece, diceva ai presenti di stare calmi e cercava di tranquillizzarli. Alla fine sono fuggiti, balzando su un’auto lasciata all’esterno (su cui probabilmente c’era un quarto uomo ad attenderli) e dirigendosi verso la tangenziale. Inutili le ricerche successive. «Una ragazza ha detto di averli visti salire su un’auto bianca - aggiunge Gianluca Sesini -. Così ho controllato le telecamere al mio distributore e ho visto una Polo bianca che passava da qui all’ora della rapina, ma non posso dire con certezza che fosse l’auto dei rapinatori».

I carabinieri di Lodi ora stanno svolgendo le indagini. Hanno visionato le immagini delle telecamere installate dentro e fuori la banca, ma al momento non quelle del distributore Ip. Da chiarire se la banda sia la stessa che nei giorni scorsi ha colpito anche agli uffici postali di Marudo e Sant’Angelo.

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