LODI Bar del Paesaggio, demolizioni solo annunciate: rischia anche lui di finire in cenere
La giunta Casanova due anni fa aveva comunicato la volontà di abbattere il locale inagibile, ma le opere sono al palo
Sono passati due anni dall’annuncio della giunta Casanova di voler radere al suolo il bar del Paesaggio, il locale in riva al fiume che è inagibile ed è considerato dall’amministrazione leghista «esempio di spreco». L’ultimo aggiornamento di ieri del Broletto è che «l’ufficio tecnico sta richiedendo i preventivi per la demolizione». Ma sulla data dei lavori non v’è certezza.
La struttura in riva al fiume, completamente in legno, era costata 292mila euro di soldi pubblici, ma quando piove si allaga e quindi non è mai stata aperta. L’incarico dei lavori risale a una decina di anni fa, ma progetto ed esecuzione sono al centro di un contenzioso legale. Il Broletto ha citato in giudizio e chiesto i danni all’architetto Mario Cuccinella (progettista dell’opera) e alla Plantronic snc di Novate Milanese (che era in associazione temporanea di imprese con la Edil P.C.R. Srl di Sordio, esecutrice dei lavori, poi finita in una procedura fallimentare). L’amministrazione Casanova ha conferito un incarico all’avvocato Giovanni Brambilla Pisoni dello studio associato Casella-Brambilla Pisoni –Borasi – Brambilla con sede a Milano per la proposizione di azione giudiziale e azioni stragiudiziali necessarie e conseguenti alla perizia giudiziale depositata nell’ambito dell’accertamento tecnico preventivo presso il tribunale di Lodi sul locale in legno costruito in riva all’Adda. Considerati i difetti nella struttura già nel 2016 era stato avviato un accertamento tecnico preventivo dal Comune di Lodi per verificare se c’erano state eventuali responsabilità nella progettazione ed esecuzione dell’opera.
La decisione della demolizione era stata annunciata dal Broletto perché era stato ritenuto troppo oneroso pensare alla ricostruzione del bar in riva al fiume, che doveva diventare un punto di ritrovo sulle sponde dell’Adda per valorizzare l’Isolabella. La sua riedificazione sarebbe infatti costata 235mila euro, perché il legno della sua struttura è ormai fortemente danneggiato e va smaltito.n
Matt. Bru.
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