Lodi, blitz dei ladri in sala giochi

Ignorando le telecamere che li riprendevano quattro uomini hanno forzato l’ingresso del Las Vegas 2 e si sono portati fuori a braccia un intero cambiamonete

Tremiladuecento euro in due minuti: è l’incasso netto dei quattro scassinatori che alle 4.14 della notte tra lunedì e ieri sono riusciti a portarsi via a forza di braccia un cambiamonete del bar – sala giochi e scommesse Las Vegas 2 di via della Codignola, a Riolo. I carabinieri hanno raccolto numerosi indizi e la pista privilegiata sembra essere quella di una banda di stranieri specializzati in questo tipo di assalti.

Le telecamere del locale hanno dapprima immortalato due persone che alle 4.07 si avvicinano al locale, ovviamente chiuso, e si guardano attorno. Sette minuti dopo un’auto familiare, probabilmente una Ford, si ferma davanti alle vetrine e scendono in quattro, due giovani e due di mezza età, a volto scoperto. Uno impugna un grosso piede di porco e, facendo leva tra l’infisso e la serratura, apre la porta d’ingresso, con una forza tale da piegare i montanti e far crepare una delle vetrate antisfondamento. A quel punto scatta l’allarme: squillano il “113” e i telefonini dei proprietari e il locale inizia a riempirsi di fumo. Ma i ladri, nonostante il dispositivo nebbiogeno, sembrano conoscere bene la sala giochi: puntano dritto verso l’ultimo salone, afferrano il pesantissimo cambiamonete e lo caricano nel portellone dell’auto. Chiudono e ripartono senza prendere tempo.

Secondo il titolare Gaetano Lascari la cassa conteneva circa 3.200 euro, tra banconote e monete ancora da erogare. In pochi minuti arrivano le volanti, ma devono passare per la tangenziale perché il ponte urbano – singolare coincidenza – è chiuso per il rifacimento del manto d’usura, lavori notturni da tempo programmati e annunciati e iniziati proprio poche ore prima del furto.

«Avevamo già subito un tentativo di furto simile un paio di anni fa – ricorda Lascari – ma il dispositivo nebbiogeno aveva impedito ai ladri di portare a termine il lavoro. Per fortuna siamo assicurati, ma i disagi sono enormi: sono in piedi dalle quattro, perché il locale va presidiato fino a quando non riusciamo a far riparare gli infissi. Ritengo che questa zona dell’oltreAdda abbia bisogno di una maggiore sorveglianza, quando succedono queste cose ci sentiamo abbandonati». I malviventi tra l’altro sono passati proprio sotto la telecamera della videosorveglianza cittadina che controlla la rotatoria di via Cavallotti: si spera che almeno in questo caso il sistema costato 800mila euro possa rivelarsi utile.

Carlo Catena

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