LODI Cani a scuola per “fiutare” il Covid

Lo studio della facoltà di Veterinaria potrebbe diventare realtà e ridurre il ricorso ai tamponi

A settembre cani davanti alle scuole per fiutare i bambini con il Covid. Un sogno al momento, ma potrebbe diventare davvero realtà, lasciando l’effettuazione del tampone solo ai bambini che secondo i cani, addestrati allo scopo, potrebbero essere positivi.

È terminato lo studio del dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università di Milano, intitolato “Gli sniffer dog per la diagnosi precoce del Covid 19 nell’uomo”, coordinato dalla professoressa Mariangela Albertini, con il supporto tecnico degli addestratori dell’Mddi (Medical detection dogs Italy) e del professor Massimo Galli, primario del Sacco di Milano. A breve lo studio sarà pubblicato anche su una rivista scientifica. «Nel nostro sudore sono presenti i composti organici volatili, Voc, i quali si sviluppano anche nel virus del Covid - spiega la dottoressa Albertini, docente di fisiologia ed etologia degli animali domestici -. Prima abbiamo lavorato in laboratorio, nella facoltà di Lodi. Abbiamo appoggiato dei tubicini di plastica, gli stessi utilizzati per addestrare i cani antidroga, sulle ascelle e abbiamo catturato i composti volatili responsabili del sudore. I tre cani utilizzati per l’esperimento hanno imparato a distinguere il campione positivo fornito dal professor Galli e posizionato vicino ad altri 5 campioni negativi. I cani sono risultati addirittura più performanti dei test rapidi».

Nella fase due, invece, i ricercatori hanno lavorato davanti alle farmacie, con altri 5 cani di proprietà privata, quando erano affollate dalle persone in attesa del tampone. Ogni volta che il cane si sedeva davanti alla persona, perché così aveva imparato a fare in fase di addestramento, il tampone risultava effettivamente positivo.

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