LODI Cattura un maxi luccio nell’Adda e per farsi un selfie lo lascia morire

A scoprire l’esemplare ormai senza vita è stato Andrea Costa, il “guardiano” del fiume in città

Un maxi luccio affiora dalle acque dell’Adda in città. Per il maestoso esemplare però l’esposizione di diversi minuti come se fosse un trofeo da fotografare è costato la vita. Almeno 120 centimetri di lunghezza e 12 chilogrammi di peso, ma in vita potrebbe essere anche arrivato a 18 chilogrammi: numeri impressionanti per un luccio che è stato trovato ormai morto nella serata di lunedì nelle acque della città. A trovarlo un giovane pescatore che, durante l’attività serale, ha notato il pesce affiorare, portandolo poi a riva. Ieri il recupero da parte di Andrea Costa, da sempre attento allo sviluppo e al mantenimento della fauna ittica. Un esemplare mai visto in tempi recenti nelle acque lodigiane, sicuramente difficile che ricapiti anche a stretto giro. Da una prima analisi, è parso subito ovvio il motivo della morte. Il grosso luccio è stato pescato dopo una lunga “battaglia”, all’interno della bocca evidenti gli strappi frutto proprio della lotta per arpionarlo e portarlo sulla barca da parte del pescatore. Lo stesso che lo ha poi estratto dalle acque mantenendolo troppo lontano dalle stesse per foto e video di rito. Poi la nuova immissione nell’Adda. Troppo tardi però, perché il pesce è morto.

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