Lodi, il Cazzulani piangeil suo storico preside

Addio a Giacinto Ronsivalle

Lodi piange lo storico preside del Cazzulani. Si è spento ieri mattina, all’età di 87 anni, Giacinto Ronsivalle, guida di schiere di alunni nell’insegnamento della matematica e poi per circa due decenni punto di riferimento della scuola lodigiana. I funerali del noto professore si terranno questo pomeriggio (ore 14), partendo dall’abitazione di via Nino dall’Oro al civico 14 a Lodi, con le esequie che saranno celebrate nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Il feretro verrà quindi portato al cimitero di San Bernardo.

Tante sono state ieri le manifestazioni di cordoglio e le testimonianze in ricordo dell’uomo che ha speso la vita a fianco dei suoi studenti. Aveva iniziato ad insegnare alle commerciali, nel 1949, nel comune di Sant’Angelo, municipio che in seguito gli assegnerà anche una benemerenza per l’impegno nella scuola. È stato docente nel plesso intitolato a Francesco Baracca e all’età di soli 33 anni ha ricevuto anche l’incarico di fare il dirigente scolastico. Un ruolo, quello di preside, che l’ha sempre accompagnato nella sua lunga carriera dietro la cattedra. Negli anni ‘50 e ‘60 aveva infatti continuato a dirigere alcuni plessi, ma nello stesso tempo aveva continuato a coltivare la sua passione per la matematica. Un interesse per numeri e operazioni che lo avevano portato anche a scrivere dei testi di didattica su aritmetica, algebra e geometria, sia per le medie che per le superiori. È stato poi trasferito come preside a San Colombano al Lambro, da dove dirigeva inoltre le scuole di Senna Lodigiana e Borghetto. Alla fine degli anni ‘70 è approdato quindi alle medie di viale Dante, il Cazzulani, dove ha condotto scolaresche e altri insegnanti per circa 20 anni, fino alla pensione. «Credo che il miglior ricordo che si possa esprimere è la memoria che hanno di lui tanti alunni - riferisce uno dei famigliari - diversi sono gli studenti che gli sono rimasti legati. È stato un uomo di grande generosità, di una dirittura morale che non veniva scalfita da nulla. Ha avuto una concezione molto ferma dei valori veri della vita e il sul grande amore è sempre stata la sua professione, nella quale si è impegnato per 48 anni. È sempre stato capace di unire severità e grande umanità e per questo sono stati in tanti gli studenti che lo ricordano e tenevano a lui».

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