(ore 20.10) Un egiziano di 38 anni è stato fermato poco fa all’aeroporto romano di Fiumicino dove era intenzionato a imbarcarsi su un volo internazionale. Grazie al lavoro dei carabinieri, con il contributo della polizia e il coordinamento della procura della Repubblica di Lodi, è il primo indiziato dell’omicidio a colpi di stiletto, o cacciavite, della 55enne Antonia D’Amico, trovata senza vita domenica pomeriggio dai due figli, che non avevano notizie di lei da diverse ore. Diversi elementi portano a ritenere che frequentasse la donna, ormai separata da 20 anni.
(ore 13) È stata trovata nuda nel suo letto la salma di Antonia D’Amico, la 55enne assassinata sabato nel suo appartamento in un condominio al 76/c di corso Mazzini a Lodi. Secondo la Procura della Repubblica l’arma del delitto potrebbe essere uno stiletto, cioè un coltello con la lama tondeggiante, che i carabinieri del reparto operativo stanno attivamente cercando.
Proprio in questi istanti è in corso in procura l’ennesimo vertice tra i tre magistrati che si occupano delle indagini. Intanto proseguono gli interrogatori dei parenti della vittima, anche per chiarire per quale motivo la donna si sentisse minacciata. Le circostante fanno pensare che possa avere aperto la porta alla persona che si è poi trasformata nel suo carnefice.
(ore 9) È stata uccisa Antonia (chiamata Antonella da molti) D’Amico Mazza, la donna di 55 anni trovata morta nel pomeriggio nella sua abitazione al quarto piano di un palazzo in corso Mazzini al 76 a Lodi da uno dei figli che era andato a trovarla. A stabilirlo è stato il medico del’Istituto di Medicina legale di Pavia dopo averle trovato sul petto dei fori. Resta però ancora da stabilire l’arma del delitto.
Al caso, stanno lavorando da ore i carabinieri del comando provinciale di Lodi e sul posto sono arrivati ben tre magistrati: il procuratore capo della Repubblica di Lodi Vincenzo Russo e i sostituti Nicola De Caria e Emma Vittorio. E i vicini di casa hanno voluto subito cercare di aiutare gli inquirenti al lavoro, avvertendoli di una forte litigata avvertita dalle loro abitazioni proprio ieri sera. Ma anche di un uomo straniero che la donna avrebbe frequentato ultimamente.
Il figlio, poi sentito in caserma per ore, era andato a far visita alla madre. Ha suonato il citofono più volte ma senza risposta. Una volta riuscito a salire al piano, ha trovato la porta accostata. All’interno ha scoperto il cadavere e ha dato l’allarme al 112. Arrivato sul posto, il reparto investigativo dei carabinieri ha cercato ogni possibile prova, andando anche su un tetto adiacente l’appartamento e sequestrando cinque cassonetti per cercare l’arma del delitto.
La casa dove la donna viveva da sola era a soqquadro: gli inquirenti stanno cercando di accertare se si tratti solo di disordine oppure se sia stata messa sottosopra dall’assassino prima o dopo il delitto, che si è verificato probabilmente nella serata di ieri.
L’ex marito, con il quale Antonia era rimasta in buoni rapporti tenendo tuttora sul campanello di casa il doppio cognome, è stato rintracciato a casa del fratello di lei: i due sono rimasti, nel tempo, amici. Le telecamere in zona potrebbero dare un aiuto concreto all’identificazione dell’omicida.
(17 maggio, ore 21.45) Gli inquirenti lo hanno ufficializzato: è stata uccisa la donna di 55 anni trovata morta nella sua casa di corso Mazzini a Lodi. Le indagini proseguono seguendo la pista dell’omicidio.
(17 maggio, ore 19) Una donna di 55 anni, A.D’A., è stata trovata senza vita nella sua abitazione al 76 di corso Mazzini a Lodi: a fare il macabro ritrovamento verso le 17 è stato uno dei due figli, venuto a farle visita dopo non aver avuto notizie di lei da tempo. Sul posto i carabinieri e il 118.
Gli inquirenti non escludono alcuna pista, a partire dall’omicidio. Pare che la casa della donna sia stata trovata a soqquadro: una vicina di casa ha riferito agli inquirenti di aver sentito ieri dei rumori provenienti dall’abitazione. A coordinare le indagini il procuratore capo di Lodi Vincenzo Russo.
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