Lodi, in cella per tentata corruzione

Ha trascorso una notte in cella con l’accusa di aver tentato di corrompere con una “mazzetta” da 200 euro i finanzieri che le stavano elevando una contravvenzione per mancata emissione di una ricevuta fiscale. È finità nei guai la 39enne titolare cinese di un centro massaggi di corso Mazzini a Lodi. Il giudice non ha convalidato il fermo e l’ha rimessa in libertà, ma dovrà rispondere delle accuse in tribunale. Per la difesa però si è trattato di un equivoco.

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