
Lodi che cambia, viale Milano diventa l’arteria del commercio
La realtà lodigiana è in continuo cambiamento e uno dei palcoscenici su cui ruota l’incessante trasformazione della città è viale Milano. Uscendo dal centro, in piazzale 3 Agosto, il viale si stende davanti agli occhi come un lungo rettilineo affollato di traffico a tutte le ore, una striscia d’asfalto che parte dal grigiore del complesso del tribunale, per perdersi lontano tra case e capannoni, mentre in lontananza fa capolino la ciminiera superstite della centrale elettrica di Tavazzano.
Sono alcuni chilometri di strada che partono dal cuore antico di Lodi e arrivano fino al suo estremo confine settentrionale, una strada che da sempre guarda a Milano per nome, direzione e vocazione, e che negli ultimi anni sta vivendo una rinascita commerciale importante, diventando polo dei grandi magazzini in città.
Si parte dall’ipermercato il Gigante a San Grato (comune di Montanaso), che sicuramente è stato il capostipite di questa trasformazione, e si arriva a Pittarosso, il negozio di scarpe che aprirà questo fine settimana negli spazi exTada.
In mezzo ci sono tutti i supermercati, dall’IperDì all’LD al nuovo Lidl, che è stato ampliato e abbellito pochi mesi fa, ed ha cambiato il volto di un rione, la Martinetta, che ora resta nascosto dietro il grande edificio a due piani. Lì accanto c’è L’Intollerante, il negozio di alimentari per celiaci gestito da Marta Gallinari, che si è appena trasferita dall’Oltreadda: «Noi siamo un negozio un po’ particolare, con una clientela abbastanza fissa - spiega -, ma sicuramente qui in viale Milano ci sono molte più opportunità, perché è una zona commerciale e non residenziale. C’è un grande passaggio di gente e, anzi, pensiamo che questa strada abbia un potenziale ancora di crescita dal punto di vista dei negozi».
Lo stesso hanno pensato anche i gestori della storica Gbc, che si è spostata soltanto di pochi metri, trasformandosi in O.B. Srl - Gbc, ed aprendo un nuovo locale proprio su viale Milano: «Questa strada è un polo commerciale importante, che non esiste in altre zone della città. Da quando abbiamo aperto in questo nuovo spazio stiamo lavorando bene» racconta Diego Inzoli, di O.B. Srl – Gbc.
Nel frattempo, però, qualcuno rimane indietro: ci sono realtà commerciali che non sono riuscite a trovare il proprio spazio in questa rivoluzione continua, come i due benzinai Agip-Eni accanto al semaforo di San Gualtero. Dove prima erano presenti due stazioni di servizio, ora ci sono soltanto edifici abbandonati, che si abbinano allo scheletro dell’autolavaggio Zilli, che si è spostato di alcuni metri lasciando vuoto il vecchio edificio, su cui campeggia un grande cartello “Vendesi”. Resiste il distributore di metano, che sopravvive al passare del tempo, alla nascita di una nuova grande stazione Beyfin verso San Grato e della nuova gestione TotalErg verso il centro.
In questo continuo alternarsi di negozi che si allargano o che chiudono, sono rimaste indietro la storica ferramenta Tessera e la Locanda di San Grato, che è stata sostituita per poco da una pizzeria, ma ora è di nuovo chiusa: due piccoli pezzi della storia del quartiere che non esistono più.
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