Lodi, che disastro alla foresta di pianura
Strutture e indicazioni sono diventate un ricordo all’interno dell’oasi naturale
Che degrado alla foresta di piantura, che si estende a est di Lodi, a metà strada tra l’Adda e la frazione Olmo. La natura si è scrollata di dosso tutte le strutture, le indicazioni, i lavori costruiti perché diventasse fruibile a un pubblico da pic nic della domenica, e in pochi anni è tornata ad essere bosco.
Sono passati un po’ di anni da quando fu allestito il percorso ciclopedonale immerso nel verde, così molti lodigiani nemmeno ricordano come ci si arriva: si imbocca la Vecchia Cremonese e, nei pressi del ristorante Coldana, si svolta a sinistra in via del Costino, inoltrandosi nei campi. Una strada sterrata, un cavalcavia per superare la tangenziale, poi di fronte la cascina e, sulla destra, l’ingresso alla Foresta di pianura. Un’area di quasi dieci ettari realizzata dalla Provincia di Lodi nel 2003, con la piantumazione di migliaia di alberi di specie autoctone, che sembrano essere gli unici sopravvissuti del progetto.
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