LODI Ciclabile sul cavo Roggione, una selva: chiusa da 3 anni, spreco di 150mila euro
Nonostante gli appelli di associazioni come Spinning Club e Ciclodi, il tragitto è inaccessibile e soffocato dalla vegetazione
Ormai la pista ciclabile non si vede nemmeno più: il tragitto è stato completamente soffocato dalla vegetazione. Del tracciato per le due ruote resta solo una sottile traccia, sia da un lato che dall’altro. Il percorso è quello che corre sul cavo Roggione, inaccessibile dal 2018, nonostante l’appello dei pescatori dello Spinning Club e di Ciclodi-Fiab.
Sia in via del Capanno sia in via Vecchio Bersaglio si possono vedere due transenne che bloccano il sentiero, un tempo particolarmente apprezzato dai lodigiani, una mini-ciclabile immersa nel verde, bella e utile, da percorrere in compagnia delle anatre.
I costi
Quest’opera è costata 150mila euro, di cui 100mila euro stanziati da Regione Lombardia. L’associazione Ciclodi-Fiab era intervenuta per sottolineare lo spreco legato alla chiusura della pista. Il percorso parte da via Vecchio Bersaglio ed è provvisto di staccionata, la strada bianca si snoda sul retro del tribunale per raggiungere la zona del Belgiardino, una zona molto frequentata dai lodigiani.
I lavori
L’amministrazione comunale era intervenuta nel 2009 e nel 2011 sul cavo Roggione, in tre diverse fasi: la prima aveva riguardato via Vecchio Bersaglio, via del Capanno e via dei Cavaloro, la seconda aveva interessato un tratto di 200 metri a monte, mentre la terza aveva riguardato un tratto di 380 metri ancor più a monte. Gli interventi effettuati riguardavano una serie di aspetti, come per esempio la pulizia dell’alveo, il taglio della vegetazione e delle piante sulle rive e l’innalzamento di alcune sponde.
È stato realizzato anche un ponticello per collegare il sentiero per pedoni e ciclisti alle rive dell’Adda.
La chiusura
Perché la pista ciclabile è stata chiusa? Perché il tragitto, utilizzato per la manutenzione del Roggione, viene considerato un tragitto pedonale e ciclabile, vista la sua conformazione.
Il Comune aveva spiegato che i residenti di una delle cascine che costeggiano il Roggione si sono lamentati perché è capitato che alcune persone utilizzassero il sentiero per entrare nella corte della loro abitazione. Così, per ragioni di sicurezza, il passaggio è stato proibito.
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