LODI Cordoglio e commozione nel ricordo di Mino Zucchetti, sabato mattina alle 10 e 30 l’ultimo saluto in Duomo
Il rito sarà celebrato da don Guglielmo Cazzulani con la presenza del vescovo monsignor Malvestiti. Le parole dei figli Cristina e Alessandro: «In questo momento sentiamo ancora di più la responsabilità, assieme ai nostri collaboratori, di proseguire il sogno imprenditoriale di Mino»
Sarà sabato mattina, alle 10.30, in Cattedrale a Lodi, l’ultimo saluto a Domenico Mino Zucchetti. L’imprenditore di 85 anni, che dal nulla ha creato un impero, lasciando sempre spazio agli altri, si è spento giovedì sera, al termine di una malattia che però non gli aveva mai impedito di dare il suo contributo in termini di idee e innovazioni, nemmeno nell’ultimo periodo.
A presiedere la messa, sabato mattina, sarà il cugino don Guglielmo Cazzulani. Al termine della celebrazione, insieme all’amministratore parrocchiale di San Lorenzo don Emilio Contardi e al vicario generale don Bassano Uggè sarà presente anche il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti. Quest’ultimo, ieri, si è recato nella camera ardente dell’imprenditore, allestita nell’abitazione, in corso Vittorio Emanuele. Durante la benedizione ha confidato di quando incontrando Zucchetti in ospedale l’ha sorpreso nell’intimità della preghiera.
«Zucchetti - annota don Cazzulani - era un uomo di una intelligenza brillante, aperta, curiosa, che gli ha permesso di fare quello che ha fatto. Non ha disdegnato la vita, ma l’ha amata. È un uomo che ha saputo trafficare i suoi talenti».
«I suoi genitori, lo zio Lino e la zia Pina - continua il cugino sacerdote -, abitavano nella cascina Sesmones di Cornegliano, due gran belle persone. Mino era un uomo deciso, colto. Leggeva anche libri di filosofia. I suoi interessi spaziavano. Quando sono andato a trovarlo, mi ha colpito: stava leggendo un testo di psicologia e sociologia che parlava della nostra cultura segnata dalle passioni tristi»
«In questo momento - sono le parole dei i figli Cristina e Alessandro - sentiamo ancora di più la responsabilità, assieme ai nostri collaboratori, di proseguire il sogno imprenditoriale di Mino. Ha lasciato una grande eredità di tanti preziosi insegnamenti che continueranno a guidarci nella vita e nella conduzione dell’impresa che Mino ha affidato non solo a noi, ma anche a tutte le persone eccezionali che lavorano con impegno, qualità e passione per il gruppo, ispirandosi ai valori della filosofia aziendale e al suo esempio».
Tante in queste ore sono state le testimonianze di affetto da parte dei suoi dipendenti. Il gruppo Zucchetti, un’azienda di due miliardi di fatturato, che dà lavoro a 8mila dipendenti, è cresciuto grazie ai principi che hanno sempre ispirato il fondatore. «Il segreto del successo - hanno ricordato i suoi dipendenti - sta quasi tutto nel principio della delega, la fiducia che dava agli altri».
Anche gli organizzatori del Weekend del Volontariato e della Cooperazione Sociale in programma nel fine settimana (Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, Fondazione Banca Popolare di Lodi, CSV Lombardia Sud ETS, Caritas Lodigiana e quotidiano «il Cittadino») hanno espresso parole di cordoglio per la scomparsa del dottor Zucchetti e «senso di riconoscenza per un uomo che tanto ha fatto per il Lodigiano».
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