Lodi, il degrado degli arredi urbani in piazzale Barzaghi e via Lodino
Dissuasori della sosta abbattuti e lasciati vicino a una aiuola
Dopo le numerose segnalazioni di cittadini lodigiani, i dissuasori di sosta e fermata di via Garibaldi, divelti dal suolo e accantonati in un angolo della strada, sono ancora lì dove erano stati lasciati. Ma a questi monconi che giacciono ai margini della via ora si aggiungono ulteriori colonne di marmo spezzate, cadute o sradicate dal terreno da chissà quale brutale forza: da via Indipendenza a via Lodino, passando per piazza Barzaghi, l’elenco dei marmi distrutti si amplia di nuovi soggetti da immortalare.
Non è ancora chiaro se le rovinose cadute dei suddetti dissuasori siano state causate da qualche automobilista sbadato, che certamente dopo un impatto di tale portata avrà sicuramente avuto altri pensieri per la testa che non quelli di avvertire le autorità preposte, oppure se i danni causati a questi beni del pubblico patrimonio siano frutto di altre contingenze. Di certo c’è che un report fotografico della situazione è finito addirittura sulle scrivanie di palazzo Broletto. Tramite una mail formale contenente l’esposto di un privato cittadino, l’ingombrante presenza degli spezzati o disarticolati paletti dissuasori di sosta e fermata della città è stata fatta notare all’assessore alla mobilità Stefano Caserini e al primo cittadino Andrea Furegato. Un messaggio eloquente e senza troppi giri di parole, impreziosito da foto per meglio far intuire la problematica. «Le lasciamo lì o qualcuno poi le sistemerà?» si scrive nel messaggio, con riferimento alle colonne di marmo rotte e poi, a corredo, vengono allegati tre scatti fotografici conditi da una breve descrizione, per completare il tutto con dovizia di particolari: «Via Indipendenza, il palo divelto. Piazza Barzaghi, i tre morti. Via Lodino, la torre di Pisa». Un messaggio perentorio, che i cittadini tutti si augurano possa essere presto ascoltato da chi di dovere: certamente le priorità sono altre, e altrettanto sicuramente vi sono problematiche ben più impellenti da risolvere, ma per sgomberare un marciapiede o un angolo di piazza basta veramente poca buona volontà.
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