
(Foto di Dovera)
MISTERI Sulla vittima chiusa nella sua auto non c’erano né telefono né portafogli
Lodi
Giornata di febbrile lavoro oggi 19 febbraio per i carabinieri della stazione, della compagnia e del comando provinciale di Lodi per cercare ogni eventuale indizio non solo nell’area ristretta del parcheggio, sequestrata e cinta da nastri, in cui martedì verso le 13 la moglie ha notato l’auto di Roberto Bolzoni con il cadavere del marito all’interno, ma in tutta piazza Omegna, in cui ieri la Procura ha vietato il tradizionale mercato settimanale proprio per non compromettere eventuali indizi o tracce lasciate dall’assassino. Gli inquirenti cercano anche le riprese di eventuali telecamere private, e al riguardo chi ne avesse può mettersi in contatto con l’Arma, e si interrogano su diversi particolari: l’uomo era chiuso in auto, una Volkswagen Golf bianca, ma all’interno non c’erano le chiavi del veicolo, né aveva con sé portafogli e telefono cellulare. E si ritiene che possa essere stato ammazzato proprio in quel parcheggio, accoltellato più volte al viso e al collo dentro l’abitacolo, che era pieno di sangue. Bolzoni era stato visto vivo per l’ultima volta domenica pomeriggio, verso le 17.20, quando aveva accompagnato la moglie al lavoro in un ristorante. Al rientro alle 23, lei non l’aveva trovato e lunedì ha allertato i parenti e quindi il “112”, ed erano partite le sue ricerche come “persona dispersa”.
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