
Lodi: delitto di piazza Omegna: ritrovati in un canale alcuni effetti personali che potrebbero essere di Roberto Bolzoni - IL VIDEO
Questa mattina a San Fereolo sono riprese le ricerche dei carabinieri con l’ausilio dei Vigili del fuoco, resta ancora il giallo sull’arma
Lodi
(ore 10) In un ceppo di legno lungo il canale, nei pressi dell’entrata esterna del Medical Center e di Casa Betania, sono stati trovati effetti personali riconducibili probabilmente a Roberto Bolzoni.
Omicidio Bolzoni, mattinata di ricerche. Le altre notizie del giorno www.ilcittadino.it. Video di Lorenzo Rinaldi

(ore 9) Da questa mattina sono riprese le ricerche dei vigili del fuoco con i carabinieri del comando di Lodi nel corso d’acqua che corre parallelo a via Precacesa a Lodi, dove si pensa si possa trovare l’arma, un coltello di dimensioni medio piccole, usata per uccidere tra la serata di domenica 16 febbraio e le prime ore del lunedì successivo il 60enne Roberto Bolzoni, trovato massacrato da 35 coltellate nella sua auto chiusa e parcheggiata in piazza Omegna.
Una delle due persone indiziate per omicidio Andrea Gianì, abita infatti al palazzo delle poste di via Precacesa, proprio di fronte al corso d’acqua. Per facilitare le ricerche è intervenuto anche il Consorzio Muzza che ha bloccato l’erogazione di acqua al canale.

Mercoledì in due ordinanze di una quindicina di pagine, il Gip di Lodi Ivonne Fiorella Calderon ha motivato la necessità di convalidare il fermo come indiziati di omicidio volontario e rapina per Roberto Zuccotti, 48 anni, di Crespiatica, e il suo nipote Andrea Gianì, 28 anni, di Lodi. Come richiesto dai pm Martina Parisi e Laura Pedio, è stata anche disposta la custodia cautelare in carcere.
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