Lodi, disabili verso il lavoro grazie a un centro medico privato
Grazie a I-Medica potranno imparare impegnandosi per due ore la settimana senza retribuzione
Ieri mattina, al centro I-Medica, la dottoressa Serena Ferri ha accolto due persone con disabilità che da gennaio inizieranno un percorso di inserimento lavorativo nella residenza assistita di via Legnano. «Non stiamo parlando di lavoro, ma di un progetto a metà strada tra il collocamento mirato e l’impossibilità di trovare un’occupazione - spiega Marco Polli, direttore della cooperativa sociale Eureka -. Si tratta di un’esperienza di responsabilità: non saranno retribuiti per le due ore settimanali, ma si inseriranno in un contesto lavorativo, un percorso di prossimità e di cura, che per loro rappresenterà un importante pezzo del progetto di vita». A facilitare questo incontro è stata l’amministrazione comunale di Lodi, soprattutto nella persona del consigliere Nicola Ruscitti, che ha chiarito: «Era un obiettivo che ci eravamo posti in campagna elettorale, quando avevamo incontrato i genitori e avevamo raccolto le loro istanze, a partire dalla necessità di favorire l’autonomia attraverso il lavoro e l’housing sociale. Questo infatti è soltanto un primo passo: abbiamo bussato alla porta di tante aziende, e a gennaio partiremo con altri inserimenti e incontri con le associazioni di categoria. L’obiettivo è quello di creare un tavolo di lavoro che coinvolga cooperative sociali, associazioni dei genitori e associazioni datoriali, oltre all’Asst. Vogliamo partire con questi inserimenti “soft” nella speranza che possano concretizzarsi in assunzioni vere e proprie».
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