Lodi: dopo il caso degli scarafaggi, anche i topi
Si moltiplicano le segnalazioni da alcune zone del centro, c’è chi dà la colpa all’immondizia esposta tutta notte
Dalla raccolta differenziata porta a porta sembra che non si possa più tornare indietro. Il metodo di raccolta dei rifiuti non viene messo in dubbio da nessuno schieramento politico, eppure molti residenti soprattutto nel centro storico si lamentano del fatto che la modalità con cui viene effettuato continua a presentare problemi. La presenza di topi, ad esempio. Le due cose non saranno direttamente collegate, ma la presenza di topi nel centro storico è un dato di fatto: diversi residenti lamentano il fatto che questi ospiti indesiderati siano ormai i padroni delle strade dopo un certo orario, e il collegamento con la raccolta porta a porta viene naturale. I bidoncini dell’umido, in teoria, sono chiusi e non dovrebbero attirare i ratti che, benché grandicelli (i testimoni parlano di una trentina di centimetri), non riescono certo ad aprirli. Ma altri tipi di conferimento (secco, plastica) sono più a rischio, perché spesso contengono comunque tracce di cibo, ma non vengono conferiti nei bidoncini bensì in sacchetti. Poche settimane fa, era stata segnalata una grossa presenza di scarafaggi. Anche loro, come i topi, in grado di diffondere infezioni anche mortali. Bisogna anche ricordare che fino al commissariamento del Comune nel 2016, l’umido veniva raccolto porta a porta tre volte la settimana, poi la decisione di tagliare un giro per risparmiare.
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