LODI Due computer per fare scuola ai bambini in pediatria, ma non solo...

Nasce un “polo di comunità” all’ospedale Maggiore. Il progetto “Im-patto digitale”, avviato dalla fondazione Comunitaria, dà anche la possibilità di arrivare alle famiglie più in difficoltà, sostenendole anche a casa

Una donazione di due computer per i bambini e i ragazzi della pediatria dell’ospedale di Lodi, ma che va molto oltre. E diventa un modo per agganciare, con l’aiuto del reparto e dell’Abio, le famiglie più in difficoltà, per seguirle anche dopo le dimissioni.

Il progetto “Im-patto digitale” è stato avviato dalla fondazione Comunitaria della provincia di Lodi su impulso di fondazione Cariplo, per contrastare il divario digitale e aiutare gli studenti a superare le difficoltà amplificate dall’emergenza Covid.

L’iniziativa, completamente gratuita per le famiglie, è sostenuta con un contributo complessivo di un milione di euro, rispettivamente 500mila euro messi a disposizione da fondazione Cariplo e 500mila dall’ “Impresa sociale Con i bambini”, nell’ambito del fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina, nel reparto di pediatria, dal direttore sanitario dell’Asst di Lodi Paolo Bernocchi, la primaria della pediatria Roberta Giacchero, la caposala Romana Micardi, il presidente della fondazione comunitaria Mauro Parazzi, la segretaria generale Cristina Baroni e la responsabile dell’ufficio di Piano Carla Mazzoleni.

Quello inaugurato oggi in pediatria è l’ottavo “polo di comunità” attivato dalla fondazione comunitaria. Il polo di comunità, hanno spiegato i promotori, è un punto di incontro per i giovanissimi, un luogo per riflettere sulle sfide e i rischi del mondo digitale, sotto lo sguardo attento di operatori qualificati, superando l’isolamento nel quale la pandemia li ha gettati.

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