Lodi, durante l’adorazione sparisce un crocifisso dalla chiesa della Pace

Ma i predoni delle chiese non si fermano: ieri a mezzogiorno uno sconosciuto di circa trent’anni, alto un metro e 80, corpulento e maglietta color sabbia, si è introdotto nella chiesa della Pace in corso Umberto, incurante dei fedeli e del sacerdote impegnati nell’Adorazione Eucaristica, e ha sottratto da un confessionale un crocifisso in metallo lavorato. Un’opera di epoca presumibilmente non particolarmente antica, ma comunque da accertare, così come il valore. Certo non un crocefisso qualunque, però, perché, che si ricordi, in quella chiesa c’era sempre stato, almeno da quando, sei anni fa, don Gianni Brusoni ne era diventato il rettore. Il ladro che si è finto penitente, entrando subito nel confessionale come se volesse attendere un sacerdote, è stato anche accorto nel non farsi vedere mentre usciva in pieno centro storico, a 50 metri dalla prefettura, con l’oggetto sacro in mano: le donne in preghiera l’hanno infatti visto lasciare il confessionale a mani vuote. «Ma quando è iniziata l’adorazione il crocefisso c’era, e dopo la sua visita, avvenuta a adorazione quasi conclusa, non c’era più», constata don Brusoni. Il sacerdote, che era impegnato a riporre il Santissimo nel tabernacolo, con la coda dell’occhio ha visto tutta la scena, ma non poteva certo sospendere la funzione , anche perché che quello fosse un ladro lo si è potuto scoprire solamente dopo. Il crocifisso era appoggiato sopra l’inginocchiatoio. Il sacerdote ha subito lanciato l’allarme al posto di guardia della vicina prefettura.

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