LODI È morto Franco Tatò, l’ex manager lodigiano fu Fanfullino d’Oro nel 1994

Aveva 90 anni, aveva contribuito al risanamento di molte aziende: la sua carriera in Olivetti, poi in Fininvest, Enel e Treccani

Si è spento l’ex manager lodigiano Franco Tatò, alla vigilia di un intervento per cui era stato ricoverato alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Aveva 90 anni, “Kaiser Franz”, come era chiamato per i metodi piuttosto duri che aveva esercitato per il risanamento dei numerosi gruppi che era stato chiamato a guidare.

Nato nel 1932 a Lodi, aveva conseguito una laurea in Filosofia, e aveva iniziato il suo percorso lavorativo in Olivetti, nel 1956, partendo addirittura come operaio in catena di montaggio e poi iniziando una importante carriera, lavorando per il risanamento delle controllate estere, poi diventando amministratore delegato delle succursali in Gran Bretagna e Germania, e infine direttore vendite estere del gruppo.

Oltre all’esperienza in Olivetti, a lasciare il segno nella vita di Tatò è sicuramente il lavoro in Fininvest: nel 1993 (e fino al 2002) è nominato amministratore delegato di Fininvest, ma dopo tre anni passerà alla guida dell’Enel, dove si impegna per trasformare il colosso statale in un’azienda moderna e più sostenibile (passando anche dalla riduzione del personale di 18mila persone, oltre che dalla diversificazione dei servizi).

Nel 1994, la Familia Ludesana gli aveva assegnato la più importante benemerenza della città di Lodi, il Fanfullino d’Oro,

Negli anni successivi, il manager ha avuto una moltitudine di altri incarichi come presidente, consigliere di amministratore e amministratore delegato in diverse aziende, tra cui, dal 2003 al 2014, dell’Enciclopedia Treccani, e del Corriere della Sera.

Si è spento oggi, lascia la moglie Sonia e dalla figlia Carolina.

© RIPRODUZIONE RISERVATA