Lodi, è polemica sull’intitolazione della via a Ramelli il 29 aprile
Per l’Anpi si vuole offuscare la Festa della Liberazione, la replica: «È colpa sua se è morto in questa data?»
Da un lato Fratelli di Italia, che chiarisce che «non c’è alcuna strumentalizzazione politica sulla data». Dall’altro il coordinamento politico di Lodi Civica, che invece giudica la decisione «ulteriormente divisiva e impattante per la città che avrebbe bisogno di unità e concretezza».
Continua a far discutere a Lodi l’intitolazione di una via a Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Gioventù morto nel 1975 per le conseguenze di un brutale pestaggio. E nella giornata di ieri dal coordinamento provinciale e cittadino di FdI è arrivata la replica all’Anpi provinciale. «Nessuna strumentalizzazione politica sulla data, semplicemente Sergio Ramelli è morto il 29 aprile dopo 47 giorni di coma. Sì, a poca distanza dal 25 aprile, e quindi? È colpa sua?» dice Gianmario Invernizzi, segretario provinciale di Fratelli di Italia.
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