Lodi, ecco come funziona il distanziamento: tutti ammassati sul bus scolastico

La denuncia fotografica di mamma e figlia di Tavazzano sulle condizioni di viaggio a bordo della navetta per l’Einaudi

Redazione web

Una sola corsa dove gli studenti sono tutti ammassati, e che li porta pure in ritardo a scuola. Questa la denuncia di una mamma di Tavazzano, Daniela Brioschi, e di sua figlia Giada, studentessa 17enne dell’Einaudi di Lodi. La ragazza fa riferimento alla navetta dedicata che parte dal terminal – non alla linea urbana –, evidenziando le difficoltà che incontra nel suo viaggio: «In treno va meglio, perché i finestrini sono lasciati aperti e gli spazi più grandi consentono il distanziamento – racconta – ma la parte in navetta è problematica. C’è un solo pullman che spesso è in ritardo, mentre fino all’anno scorso erano tre, e capita che ci lasci a piedi, costringendoci a farci 45 minuti di strada a piedi».

Come spiega infatti la ragazza, prendere la linea urbana (che ferma in viale Piacenza 72 alle 7.50, non nelle vicinanze della scuola) è rischioso in quanto «se si arriva in ritardo, non si è giustificati perché non è un servizio della scuola. L’alternativa è quindi raggiungere l’Einaudi a piedi, ma dalla stazione è mezz’ora di strada». Un altro problema è rappresentato anche dal fatto che, quando si riesce a salire sul pullman, quest’ultimo è «molto affollato, manca davvero il distanziamento. Anche gli autisti sono stufi di questa situazione, e noi passeggeri rischiamo di farci male quando ci sono le frenate brusche, per esempio» prosegue la ragazza. E continua dicendo che il problema «sussiste anche al ritorno, con ritardi e affollamenti. La scuola poi non dà permessi di uscita anticipati per chi viene da Tavazzano, quindi se perdo il treno devo aspettare mezz’ora in stazione il successivo». La foto scattata da Giada immortala un momento di affollamento, situazione che, ribadisce la mamma, «è davvero inconcepibile, alla luce di tutte le norme sul distanziamento, e anche considerati i costi di questo servizio».

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