Lodi, ecco l’elenco delle zone a rischio

Violenze, spaccio, maleducazione e degrado, l’altro lato di una cittadina tranquilla

L’ex macello, ma non solo. In questa prima metà di 2021 infatti sono diversi i punti della città finiti nell’occhio del ciclone tra risse, violenza e spaccio. La situazione nel posteggio all’angolo tra via Defendente e via Vecchio Bersaglio è esplosiva, tra volontari minacciati, residenti esasperati dalle continua urla e lavoratori o fruitori del posteggio che, sapendo di dover tornare a prendere la propria auto in serata, preferiscono parcheggiare altrove proprio per paura di essere aggrediti o essere testimoni di una rissa.

Un’altra zona critica è il parco Margherita Hack di via Fascetti. Sono almeno tre le operazioni note portate a termine da carabinieri e polizia locale, con tanto di chiusura serale imposta lo scorso febbraio. Da disincentivare il fenomeno dello spaccio principalmente.E il leitmotiv non sembra essere variato, con presenze sospette durante l’arco della giornata principalmente nei pressi del sottopassaggio della stazione ferroviaria.

Ci sono poi i giardini Barbarossa di viale IV Novembre. Anche qui più volte carabinieri, polizia, di Stato e locale, sono dovuti intervenire a seguito di segnalazioni, soprattutto di bivacchi sotto le folte chiome degli alberi e tra gli arbusti, in un altro luogo la cui destinazione sarebbe quella per il riposo ed il divertimento per famiglie e anziani.

Ci sono poi le “menzioni d’onore”, come l’area antistante la stazione di viale Dante, spesso anche qui luogo di spaccio e in cui diversi giovani sono stati denunciati e la zona del lungo Adda, sede di liti come quella di inizio settimana.

E non è finita: è ormai sempre più ad alta tensione la situazione anche in via Carducci. In pieno centro città infatti non si contano più le situazioni di disturbo e disagio per i residenti. E non nei pressi di un luogo qualunque, ma davanti all’istituto Maffeo Vegio. Partitelle tra le auto in sosta, schiamazzi notturni, bottiglie e vetri rotti: i residenti invocano passaggi più frequenti delle forze dell’ordine.

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