La vetrata distrutta da un’auto “ariete”, poi la razzia di soldi e sigarette e infine la fuga. È la cronaca dell’ennesimo furto (il quarto in poco più di un anno, forse il 15esimo dal 1998 ad oggi) subìto dal bar che si trova alle spalle del distributore Tamoil sulla via Emilia, in zona Olmo, messo a segno da una banda di ladri giovedì notte.
Ieri il titolare non aveva nessuna voglia di parlare o di commentare l’episodio («sono arrabbiato nero, non ne posso più di questi furti» si è limitato a dire). Per tutto il giorno è stato impegnato a sistemare il locale e a far sostituire prima di sera la vetrata andata in frantumi.
I carabinieri della compagnia di Lodi, invece, sono intervenuti per un sopralluogo, poi hanno dato il via alle indagini. Sembra che le telecamere che sorvegliano l’aria di servizio (ce ne sono almeno due, una delle quali puntata proprio sull’entrata del bar e sulle colonnine di carburante vicine) abbia ripreso i ladri in azione e la loro auto, ma le immagini non sarebbero molto nitide e quindi difficilmente potranno essere utili alle indagini dell’Arma.
Tutto è iniziato quindi intorno alle 2.30 della notte fra giovedì e ieri. La banda di ladri (non si sa con precisione quanti fossero i malviventi) ha utilizzato un’auto come “ariete”, che in retromarcia è letteralmente entrata nella vetrata vicino all’ingresso del bar abbattendola quasi completamente.
A quel punto è scattato l’allarme, ma i ladri sono stati molto veloci. Hanno preso i soldi della cassa sul bancone e le sigarette sugli scaffali, mentre le slot machine con il cambiamonete sono rimaste al loro posto visto che il titolare, già vittima come detto di altri furti nel recente passato, le aveva messe al sicuro dietro una porta di ferro proprio per “proteggerle” da episodi come questo. Preso il bottino, ancora da quantificare con certezza, i malviventi si sono dileguati velocemente, lasciando alle loro spalle solo i vetri infranti della vetrina.
Quando le forze dell’ordine sono arrivate sul posto, pochi minuti dopo l’allarme, non hanno trovato più nessuno. Le ricerche successive effettuare in tutta la zona non hanno portato a nessun risultato. All’area di servizio dell’Olmo, al confine fra i comuni di Lodi e San Martino, nel frattempo è arrivato anche il titolare del bar, che ha dovuto restare lì per il resto della notte perché ormai il bar era “aperto” e non poteva certo lasciarlo incustodito.
L’ultima razzia a questo locale era avvenuta nel marzo scorso, quando una banda aveva colpito sia qui, sulla via Emilia, sia a Codogno, in un negozio di telefonia Vodafone One. Ma la fuga venne intercettata dai carabinieri della Bassa e i ladri, al termine di un lungo inseguimento, si schiantarono contro il cancello di un’abitazione e furono costretti a fuggire a piedi nei campi, lasciando nel veicolo buona parte della refurtiva. Nella giornata di ieri, invece, l’esito del colpo è stato diverso: i malviventi infatti si sono dileguati in tutta fretta e a nulla sono valse le ricerche svolte dai carabinieri della compagnia di Lodi e del nucleo radiomobile, alle quali hanno partecipato tutte le pattuglie presenti sulle strade in quel momento.
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