LODI Il sottopassaggio del Chiosino resta un sorvegliato speciale
Ora le telecamere funzionano, ma resta la piaga di erbacce e rifiuti
Il tunnel compreso tra via Lodivecchio e via del Chiosino, importante punto di collegamento tra il quartiere San Fereolo e il centro, attraverso l’attiguo rione Fanfani, vive ormai da tempo una situazione di trascuratezza, che «il Cittadino» aveva documentato già il mese scorso. Rispetto al servizio precedente è stato messo in pratica un miglioramento, costituito dalla sostituzione delle vecchie telecamere, non più funzionanti e per questo motivo di preoccupazione per i residenti, che preferivano allungare la strada ricorrendo alla passerella ciclopedonale di via Sforza pur di evitare un tratto percepito come potenzialmente pericoloso, soprattutto di sera. I dispositivi sembrano funzionanti, ma permane, purtroppo, una situazione di sporcizia, causata più che altro da materiale vegetale vecchio e, in misura minore, da piccoli rifiuti, come carte di caramelle, lasciati dai passanti e mai rimossi.
Non va meglio ai murales che decorano e vivacizzano il sottopasso e i suoi dintorni, evocativamente intitolati “Passaggio a Nord Ovest” e realizzati nel 2015 dai minori del Centro diurno sperimentale della cooperativa Le Pleiadi (parte interna) e dai giovani coinvolti nel progetto di educativa di strada promosso dal Broletto e anche da minori serviti dai servizi di prevenzione del territorio con la collaborazione di un adulto in difficoltà (esterni) sulla base di un progetto che aveva partecipato, vincendolo, al concorso “Insieme per il nostro quartiere”, proposto ai tempi da Bricocenter. Le opere, infatti, necessiterebbero di una rinfrescata, in quanto ormai usurate e sbiadite dal tempo, anche se pure nelle condizioni attuali contribuiscono a rendere più brioso ed esteticamente gradevole il sottopassaggio. Un altro problema meritevole di risposta è quello della fruibilità del tunnel da parte dei ciclisti.
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