LODI In omaggio da sabato 19 dicembre il volume sulla Fiera del Latte
Iniziativa del «Cittadino» e di McDonald’s
Quando Lodi era la capitale dell’oro bianco di Italia. E quando la filiera del latte si riuniva in un appuntamento di prestigio, occasione di confronto e di scambi; un momento per scrivere lo sviluppo futuro dopo le macerie lasciate in tutta Europa dal secondo conflitto mondiale. Alla prima “Fiera del Latte” che si tenne in città tra il 9 e il 16 ottobre 1949 è dedicata l’iniziativa di memoria storico-produttiva allestita da «Il Cittadino» e Giuseppe Leoni, titolare di Altachiara srl, licenziataria McDonald’s, oggi presente con ristoranti con la grande M gialla a Lodi, Casalpusterlengo, Cassano d’Adda, Treviglio e Crema. Alla passione per la lettura e i volumi - anche antichi - di Leoni si deve la riscoperta del fascicolo originale di quell’edizione della fiera del latte di Lodi, scovato a Benevento, e anche la stampa di 500 copie, che saranno poi distribuite gratuitamente, come allegato, de «Il Cittadino» nell’edicole della città di Lodi a partire dal prossimo sabato 19 dicembre e fino ad esaurimento scorte. Un viaggio nella storia produttiva del territorio, che può essere anche un’occasione di ripensare il futuro. Sfogliando le pagine del documento, si scorgono immagini d’epoca - come il viale di accesso della fiera - come le descrizioni del Lodigiano di quei tempi.
Un atto d’amore per la città di Lodi quello pensato da Lodi. «Sono a Lodi da vent’anni e sono stati venti anni positivi, ma sono legato a Lodi anche perché mia madre, che ho perso da ragazzo, era lodigiana - racconta Leoni -: apprezzo molto la città, piccola, tranquilla, pulita, abitata da persone con valori, che richiamano quelli di un tempo. La mia passione per i libri mi porta spesso a comprare volumi e fascicoli in tutta Italia, anche inerenti al mondo produttivo. Questo in particolare l’ho ritrovato a Benevento, forse figlio di qualche viaggio di un gentiluomo del sud». «È un omaggio che vogliamo fare a tutti i lettori lodigiani con la preziosa collaborazione di Giuseppe Leoni - spiega il direttore de Il Cittadino Lorenzo Rinaldi -: un modo per ricordare quando Lodi era città del latte e come questo abbia contributo al rilancio dopo la guerra. Farlo oggi, in questa fase in cui siamo ancora oppressi dalla pandemia e abbiamo un’incertezza economica davanti a noi, è anche un modo per guardare ai nostri predecessori per capire cosa hanno fatto per valorizzare una materia prima che, per il Lodigiano, davvero è l’oro bianco. E può essere uno sprone a investire di più sulla filiera agroalimentare, che oggi non riusciamo a chiudere dal punto di vista industriale».
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