Infila le mani nella cassa del bar per prendere i soldi, ma viene visto dai titolari e costretto a fuggire. È successo ieri pomeriggio al bar La Gatta di corso Mazzini, all’incrocio con via Zalli. L’uomo, comunque, un italiano di circa 50 anni, ha fatto poca strada: la polizia infatti lo ha rintracciato in breve tempo e bloccato.
Erano circa dieci giorni che l’uomo, disoccupato, frequentava il bar. «In precedenza non si era mai visto, poi all’improvviso ha cominciato a passare qui molte ore ogni giorno, a volte tutto il pomeriggio o la mattina - spiega il titolare, Stefano Brugnano -. Giocava al lotto e stava seduto ai tavolini, la settimana scorsa voleva anche regalarci un salame. Ma non mi ha mai convinto del tutto, era una persona di cui non mi fidavo».
In questi giorni, è il sospetto dei titolari, altre volte l’uomo ha svuotato la cassa senza farsi notare. Di sicuro lo aveva fatto il giorno prima di essere arrestato, mercoledì: i titolari infatti ieri hanno rivisto le registrazioni delle telecamere interne anche dei giorni precedenti e così lo hanno visto chiaramente rubare. «Noi comunque non ci siamo mai accorti degli ammanchi. Qui ci sono anche i giochi del lotto e le lotterie e non è facile capire se manca qualcosa dalla cassa».
Ieri ci ha provato poco prima delle 14. Vicino alla cassa non c’era nessuno e lui ne ha approfittato: si è sporto sul bancone e allungando il braccio ha preso monete e banconote. La moglie di Stefano Brugnano, Eleonora Cerri, era in cucina e guardando lo schermo collegato alle telecamere ha visto “in diretta” tutta la scena. Così è uscita e lo ha sorpreso. Gli ha detto “adesso chiamo la polizia” e lui di scatto ha infilato le mani nelle tasche, ha gettato i soldi sul bancone ed è fuggito. Ma poco dopo è stato rintracciato dalle volanti della polizia, subito contattate, che lo hanno fermato e portato in questura per essere identificato. Ieri la sua posizione era ancora al vaglio. «So che frequentava anche altri bar, ma non so se ha fatto lo stesso anche altrove». L’uomo era già finito nei guai anche in passato per reati contro il patrimonio.
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