Alla quarta udienza, il tribunale ha perfezionato la notifica all’imputato ed è cominciato il processo a carico del vice presidente di Regione Lombardia Andrea Gibelli innanzi al giudice di pace di Lodi, per l’accusa di percosse, per 15 giorni di prognosi, ai danni della propria moglie. L’onorevole della Lega Nord non si è presentato in aula e sembra non abbia intenzione di essere sentito per esporre la propria versione dei fatti. «Che restano da accertare», osservano dallo studio milanese dell’avvocato Franz Sarno, che ieri ha depositato la costituzione di parte civile della donna. L’episodio di cui la moglie di Gibelli riferisce nella querela risale all’ottobre del 2009: la donna sostiene che, a seguito di un diverbio, il marito le avrebbe spinto addosso per tre volte la porta d’ingresso. La difesa potrebbe chiedere un giudizio “a porte chiuse”.
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