LODI La stazione ha la biglietteria ma resta sempre di “serie B”

Non c’è la sala d’aspetto, l’edicola è chiusa, i disabili sono in difficoltà e il piazzale è da riqualificare

“Tutto a posto, niente in ordine”, si dice spesso. Così capita che alla stazione di Lodi si sia festeggiato per la riapertura della biglietteria, ma tutti gli altri problemi restano aperti. E non sono pochi, se si pensa che lo scalo ferroviario mette a disposizione pochi servizi, trasformandosi in una stazione di “serie B”.

Servizi scomparsi

Non si possono comprare giornali e riviste, per esempio: l’edicola ha la saracinesca abbassata da anni. Non c’è un sala d’aspetto dove attendere con un minimo di comodità i treni. Per fortuna c’è il bar, dove perlomeno i viaggiatori possono bersi un caffè o mangiare uno spuntino.

Disabili in difficoltà

Questione più grave, poi, non ci sono tutti gli ascensori affinché la stazione di Lodi possa dirsi una volta per tutte a misura di disabile: l’unico ascensore che c’è è in grado di portare i passeggeri nel tunnel sottostante, ma da lì, per una persona in carrozzina, è impossibile accedere ai binari in modo autonomo.

Anche i non vedenti si confrontano con un percorso esterno che in alcuni punti diventa difficoltoso, soprattutto là dove si costeggia il parcheggio delle auto e si entra nel terminal bus. Tutte segnalazioni già “gridate” a squarciagola dall’Anmic, l’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, attraverso il suo presidente Enrico Agosti.

Piazzale da riqualificare

All’esterno, invece, si pongono due questioni: da una parte un servizio di noleggio bici da ripristinare e una ciclostazione da riparare, un nodo non da poco se si pensa ai numerosi furti di bici che avvengono nel capoluogo. Vittime predilette, i pendolari, costretti a lasciare in zona la due ruote da mattino fino a sera.

Dall’altra parte c’è da risolvere la riqualificazione del piazzale, con una fontana che di fatto non esiste più e che sarebbe troppo costoso far ripartire.

Spesso, sul marciapiede, si vedono i bolognini uno sopra l’altro, una trappola pericolosa per i pedoni, mentre da diversi giorni, quel che resta di una bicicletta è legato a un cartello.

Turisti sconsolati

Ai turisti non resta che ammirare il vecchio cartellone posizionato davanti alla stazione di Lodi per Expo 2015, una magra consolazione.

Mappe e cartine per accogliere i visitatori non se ne vedono, per avere soddisfazione bisogna incamminarsi verso il centro storico.n

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