LODI L’addio al 49enne “Boio” morto mentre correva
La comunità di Borghetto in lacrime. Solo un mese fa la scomparsa di suo padre, storico volontario. Il legame speciale con “Genna”, anche lui scomparso improvvisamente: Alessandro, prima calciatore e poi allenatore, è il protagonista dell’ultimo video musicale dell’amico
È un’intera provincia a piangere Alessandro “Boio” Boiocchi, 50 anni ad agosto, trovato deceduto ieri sul cavalcavia di via Vecchia Cremonese. L’uomo, residente in corso Mazzini e papà di una bambina di 11 anni, era uscito di casa per la classica corsa tra le vie della città per proseguire poi nella campagna di confine tra Lodi e San Martino quando è stramazzato al suolo. Quando è stato trovato intorno alle 18.45, ormai privo di vita, si era pensato ad un investimento, a seguito anche di un’escoriazione al capo riportata, ma l’assenza di segni di frenata o di parti d’auto sull’asfalto hanno portato poi alla scoperta certificata anche dal medico giunto sul posto insieme ai carabinieri: Boiocchi è deceduto a seguito di un malore accusato durante l’attività sportiva. Sport che era una delle sue grandi passioni, avendo giocato a calcio, a cui si aggiunge anche l’attività di allenatore e collaboratore, sino alla soglia dei 45 anni: tra le ultime tappe EsorSamma e Graffignana che questa mattina hanno voluto tributargli sui rispettivi canali Facebook un messaggio di saluto, così come fatto anche da Cocktails&Dreams, realtà di via Cavallotti a Lodi. Solo un mese fa era scomparso il papà del 50enne, Emiliano, volontario a Borghetto: una comunità sconvolta quest’ultima, essendo Boiocchi cresciutovi e avendo ancora forti legami d’amicizia. Tra questi quello con la coppia di cantanti Genna&Virga: nel video dell’ultimo brano “La mia vela”, pubblicato a pochi giorni dalla morte di Fabio Gennari, il protagonista della clip era proprio Boiocchi, con la canzone, la cui produzione era stata possibile grazie ad una raccolta fondi che aveva portato poi ad una donazione all’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, dedicata al fratello Hubert scomparso prematuramente nel 2008 sconfitto da un male incurabile.
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