Lodi: «L’esame non è urgente». Cinquantenne rimane invalido
Condannato un medico dell’ospedale Maggiore
Al Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Lodi gli prescrivono una Risonanza magnetica nucleare “entro sette giorni”, poi qualche giorno dopo il suo medico di base gli prescrive una visita neurologica non urgente “entro 120 giorni”. Un cinquantenne lodigiano si ritrova però pochi giorni dopo a dover essere ricoverato d’urgenza in ospedale a Cremona e alla fine riporta due pesanti invalidità permanenti, che comprometteranno per sempre la sua qualità di vita: secondo la pubblica accusa e secondo la letteratura scientifica, se fosse stato operato subito avrebbe potuto invece recuperare la piena funzionalità neurologica. Se ci fossero stati ulteriori ritardi, però, l’uomo sarebbe rimasto in sedia a rotelle. Un medico dell'Asst di Lodi è stato condannato in primo grado dal tribunale di Lodi a 9 mesi di reclusione, pena sospesa, per lesioni colpose, e l’Ospedale dovrà concorrere nel risarcimento del paziente danneggiato.
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