LODI Madre e figlia restano intossicate, sotto accusa la perdita di una caldaia

Le due donne, soccorse da 118 e pompieri, per fortuna non erano gravi

Nicola Agosti

Nuo vo possibile caso di intossicazione da monossido. A pochi giorni di distanza da quanto accaduto a Zorlesco, con due coniugi residenti in via Mazzini trasportati in pronto soccorso a Codogno all’alba, questa volta è toccato al capoluogo. Sabato mattina infatti i sanitari del 118 intorno alle 8.30 hanno richiesto il supporto dei vigili del fuoco in via Emilio Alessandrini, nel quartiere Albarola a Lodi, per un sospetto caso di intossicazione data dal gas velenoso. Coinvolte due donne, madre e figlia, che avevano accusato alcuni dei sintomi dati proprio da presenza in aria di monossido. Sul posto quindi sono sopraggiunte squadre del Comando di Lodi per appurare se vi fosse davvero la sostanza nociva del gas in aria. Tesi confermata, con probabile, ma non certa, classica perdita dalla caldaia presente nell’abitazione. Le due donne intanto, dopo essere state visitate direttamente in casa, da quanto appreso, hanno rifiutato di essere trasportate in ospedale per ulteriori controlli visto l’attenuarsi dei sintomi. A livello precauzionale, fino agli accertamenti da parte delle imprese specializzate, è stato comunque diffidato l’utilizzo della caldaia ma anche della stufa a legna, anche quella possibile veicolo per la formazione del gas velenoso .

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