Lodi, maggioranza in fibrillazione

Ancora tensioni tra Sel e la giunta Uggetti. Il “caso” politico è scoppiato nell’ultimo consiglio in Broletto. Questa volta il partito di Sinistra ecologia e libertà si è scagliato contro Enrico Brunetti, esponente Pd e rappresentante dell’esecutivo. Uno scontro durissimo, che è sfociato in un clamoroso scambio di accuse tra colleghi, che ha scosso l’intera maggioranza.

A scatenare le feroci polemiche una lettera privata. Un testo inviato dall’assessore Brunetti ai capigruppo e ad alcuni rappresentanti della giunta. Una email indirizzata a Michela Sfondrini di Sel, nella quale viene pesantemente criticato il comportamento del partito di sinistra. E martedì sera il testo è stato addirittura letto in aula, tra lo stupore di molti dei presenti. «Agli amici di Sel per Lodi chiedo uno sforzo importante di inclusione politica abbandonando l’atteggiamento egocentrico con visione di superiorità intellettuale che li contraddistingue, per capire che si sta insieme e che la politica ha necessità di serenità e serietà». Uno scritto firmato da Brunetti, che ha provocato un vero terremoto. Già da tempo Sel (che ha anche sfiduciato il suo assessore in giunta) e gli altri gruppi di centrosinistra sono sull’orlo del “divorzio”. E il documento letto davanti a tutti da Sfondrini ha messo in mostra le divisioni. «Chiedo delle scuse, la vittima di questa lettera sono io – sottolinea – l’assessore ha chiesto scusa a tutti tranne che a me». E Brunetti ha ribadito la sua linea, evidenziando le difficili relazioni con il partito di Sinistra ecologia e libertà. Un’anomalia che è stata sottolineata in modo netto da un rappresentante di opposizione, Giovanni Ghizzoni del Nuovo centrodestra: «Qui c’è una questione politica chiara. Sel decida cosa fare. Non si può continuare a porre problemi e poi stare nella stessa coalizione. Così mi sembra un po’ un giochino. Bisogna capire se questa giunta è capace di andare avanti così com’è». E Lorenzo Maggi di Forza Italia: «Questa sembra una seduta di psicoanalisi politica, c’è un’evidente frattura nel centrosinistra». In risposta Aurelio Ferrari del Pd: «Non ritengo che ci sia un problema di maggioranza. Io non ricordo molte distinzioni sui provvedimenti da parte di Sel». E il sindaco Simone Uggetti ha invitato tutti a volare più alto: «Ricordo che l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini si definiva come un amministratore di condominio, non vorrei che quella diventasse una profezia in piccolo per noi. Ricordo che dobbiamo affrontare atti importanti come il bilancio e il riassetto delle partecipate». I contrasti politici sono stati al centro del dibattito per oltre un’ora martedì sera e alla fine è stato approvato dopo la mezzanotte un atto di indirizzo per le intitolazioni di edifici e luoghi pubblici a personalità femminili, un atto passato con 25 voti favorevoli e 5 contrari (Lega nord, Ghizzoni del Nuovo centrodestra e Francesco Milanesi del gruppo Tadi sindaco). Infine ieri la consigliera Giuliana Cominetti, in una conferenza stampa, ha ribadito l’impegno sull’allarme sfratti, che aveva portato al via libera ad una mozione in Broletto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA