Lodi e Melegnano: prostituzione sulle strade, la polizia arresta cinque nigeriani - VIDEO
Giovani africane venivano soggiogate con riti woodoo e fatte arrivare con i barconi dalla Libia
La squadra mobile della questura di Lodi ha arrestato tre uomini e due donne di nazionalità nigeriana accusati di aver organizzato un giro di prostituzione principalmente sulla strada provinciale Binasca, sfruttando giovani donne fatte arrivare dall’Africa principalmente passando per la Libia e caricandole poi su barconi diretti in Sicilia, a rischio della loro vita. Le ragazze, per quanto finora ricostruito nelle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, venivano soggiogate ricorrendo a riti woodoo che facevano temere malattie e disgrazie per loro e i familiari, ma anche sottoposte a estorsione e secondo l’accusa anche violentate per tenerle in uno stato di perenne soggezione. Una delle basi era un appartamento di Melegnano in cui abitava una delle arrestate, la presunta “maman” cui tutte le giovani dovevano fare riferimento per vitto e alloggio. Gli incassi delle prestazioni venivano sistematicamente ritirati dall’organizzazione. Alcune delle giovani sarebbero state anche fatte fuggire da centri di accoglienza per avviarle al meretricio. A Melegnano e a San Giuliano sono stati arrestati anche altri due nigeriani, le ulteriori due ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite a Torino e a Campobasso, indagini sono in corso anche a Novara.
Prostituzione, il blitz della squadra mobile. Video di Carlo Catena
Si ritiene che il gruppo fosse vicino al sistema delle “cult”, le confraternite nigeriane con struttura gerarchicfa al proprio interno, e le indagini erano scattate indagando nel mondo degli spacciatori africani arrestati alla fine dello scorso anno dalla Mobile lodigiana tra i giardini del Passeggio e il parco di via Fascetti.
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