Lodi, “monolocale” sotto il ponte: resta il problema dei senzatetto
Emergenza povertà, la dimora improvvisata è testimonianza di un’urgenza che chiama tutti all’azione
Nonostante il potenziamento delle strutture di accoglienza (con la costruzione della Casa San Giuseppe inaugurata lo scorso anno), resta il problema di chi, per i motivi più svariati, non si rivolge ai servizi e continua a vivere in ripari improvvisati.
C’è chi ha passato le notti estive ai giardini Barbarossa, ad esempio, chi si è adattato a vivere sotto il ponte della Tangenziale, ma anche chi ha trovato posto in un “nascondiglio” sotto gli occhi di tutti. Si tratta di un locale di servizio collocato proprio sotto il ponte Bonaparte: basta aprire la porta in ferro, che durante il giorno è lasciata socchiusa, per scoprire un piccolo “monolocale” in cui trova rifugio un senzatetto. Una branda, qualche sacco di oggetti personali abbandonato sul pavimento sporco, mentre dal tetto cadono continuamente delle gocce, provenienti dagli scoli della strada soprastante.
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