Lodi: muore e regala due case al Comune «ma solo per i Lodigiani»
Il generoso testamento divide subito la politica locale. Gianmario Invernizzi: «Esistono anche i poveri italiani»
Il gesto è di quelli inaspettati. Perché che qualcuno decida di lasciare al sindaco di una città due appartamenti non è cosa di tutti i giorni. Ora però le finalità - destinare i proventi della vendita, come si legge nel testamento, a persone veramente bisognose italiane e lodigiane - , o meglio le diverse interpretazioni, accendono il dibattito politico. La donazione della signora Mariagrazia Ellena, classe 1937, che ha deciso di ricordarsi della città dove ha vissuto tutta la vita anche nel momento della morte con il lascito di due appartamenti in via San Bassiano e in via Bendetto Croce, nel quartiere Fanfani, fa discutere. In consiglio comunale giovedì è stata approvata l’accettazione del legato immobiliare non esercitando il diritto di rinuncia. Già effettuata una stima della vendita degli immobili - che hanno una superficie da 98 metri quadri, quello di via San Bassiano, e da 50 metri quadrati, quello di via Benedetto Croce - , che dovrebbero portare a introitare risorse nelle casse comunali comprese in una forbice tra i 200 e i 280 mila euro; non ancora definito invece nulla in merito alle modalità di erogazione dei proventi. Il nodo politico sta nell’interpretazione delle finalità. In aula, i consiglieri dell’opposizione di centrodestra avevano sottolineato la particolarità delle finalità - «grazie alla signora perché farà votare a favore ai consiglieri di sinistra una destinazione di risorse solo per italiani e persone di Lodi» aveva detto Lorenzo Maggi (Il Broletto con Maggi) - e chiesto il rispetto delle volontà dell’anziana donna così generosa (Giulia Baggi, Fratelli di Italia). Sempre in aula il gruppo Lodi Comune Solidale aveva sottolineato però che «anche i
cittadini stranieri che hanno avuto la cittadinanza italiana e vivono a Lodi entrano nel parterre dei possibili destinatari». Ora è Gianmario Invernizzi, capogruppo della civica Sara Casanova Sindaco, a mettere i punti sulle “i”. «Lodi Comune Solidale cerca di allargare la platea dei destinatari, ma l’interpretazione è sbagliata. Le volontà della signora sono chiarissime, ci sono anche i poveri italiani».
Leggi l’articolo completo sul Cittadino in edicola oggi 30 luglio e in digitale
© RIPRODUZIONE RISERVATA